Alloggi, terreni capannoni conti e società Mafie... biellesi
Dalla Valdilana a Masserano al Basso Biellese: tre le inchieste delle confische

Sono 115 i beni confiscati per mafia nel Biellese: alloggi, capannoni industriali o magazzini, tantissimi terreni agricoli o non qualificati, ma anche alcune società semplici o a responsabilità limitata, un paio di conti correnti e un’autocaravan. Una quantità molto significativa che rappresenta più del 10% del complesso dei 935 beni sequestrati in tutto il Piemonte.
La mappa delle mafie...biellesi
Una mappa di questi beni è in mano al prefetto Franca Tancredi che, forte di un’esperienza ministeriale nei territori della Calabria dove la presenza dell’ndrangheta è diffusa, intende anche qui nel Biellese mettere sotto pressione le istituzioni e il tessuto produttivo circa le infiltrazioni «soprattutto oggi - ha spiegato al recente tour regionale sul Recovery Plan - quando è prevista una forte iniezione di denaro pubblico a sostegno dell’economia e dei progetti pubblici e privati per superare la crisi dovuta alla pandemia». Il prefetto ha avviato un monitoraggio con l’obiettivo di collocare la maggior parte di quei beni al servizio della comunità per progetti sociali, così come previsto dalla cosiddetta legge “Ciotti-Libera” sull’impiego dei beni posti sotto sequestro.
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