Due fine settimana di eventi con cibo e musica con gli Alpini
Il capogruppo Egidio Giacoia: «Questi eventi permettono alle persone di riavvicinarsi, di festeggiare, di ridere ed essere felici insieme».
Dopo la grande festa dello scorso aprile per il 40esimo anniversario della costruzione della loro sede - che aveva coinvolto tutto il comune -, la sezione degli Alpini di Vigliano è pronta ad offrire un nuovo evento ai cittadini. Una manifestazione ormai diventata tradizione, visto che siamo arrivati alla ventesima edizione, che partirà domani e durerà per due fine settimana. Il 23, 24, 25 ed il 30 giugno ed i primi due giorni di luglio, gli Alpini saranno pronti a condividere buon cibo e a fare festa con vari ed interessanti appuntamenti.
Cibo e musica
“Vigliano e gli alpini in festa”, questo il nome dell’evento che colorerà i prossimi due weekend del comune. La festa si terrà di fronte al campo sportivo comunale, nella sede di viale Alpini d'Italia 5. Le decine di volontari si divideranno tra la cucina, il bar e il servizio ai tavoli, che saranno disposti all’interno dell’edificio o all’esterno sotto ad un capannone. Il sottofondo musicale, presente ogni sera, sarà quello di orchestre e di artisti che proporranno musica tradizionale e contemporanea.
Lo stand gastronomico sarà aperto tutte le sere dalle 19. Gli alpini serviranno antipasti, primi piatti, contorni, grigliate di carne, fritto misto di pesce, olive ascolane e verdure pastellate, oltre a dolci fatti dagli stessi membri della sezione, sangria, birra, vino e, novità di questo 2023, lo spritz.
Il commento del capogruppo
"Tutti i membri della sezione sono carichissimi - ha commentato il capogruppo degli Alpini di Vigliano Egidio Giacoia - e siamo più che pronti ad accogliere tutti coloro che parteciperanno. C’è euforia nell’aria. Noi invitiamo tutti a venire a queste feste di paese perché sono simbolo di aggregazione fra gli abitanti e non solo. Questi eventi permettono alle persone di riavvicinarsi, di festeggiare, di ridere ed essere felici insieme. Rendiamo vivo il paese. Un vecchio alpino che conoscevo una volta mi ha detto: “Noi penne nere siamo abituati a lavorare ma siamo anche bravissimi a fare festa".