Lutto

Morto il dottor Vito Zampaglione, primario emerito dell'Asl di Biella

A darne notizia sono stati i figli Curzio e Ketty sui social

Morto il dottor Vito Zampaglione, primario emerito dell'Asl di Biella
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È mancato nelle scorse ore  il primario emerito dell'Ospedale di Biella, dottor Vito Zampaglione. A darne notizia è stato il figlio Curzio, che ha diretto il reparto di oculistica dell'Asl Bi, che ha scritto sui social il seguente messaggio: "Papà adorato, vola libero in cielo. Ricordati il fonendo, tuo compagno fedele di tutta la vita: anche in cielo insegnerai con tanta passione l’arte medica di cui sei stato inarrivabile maestro. Ti amiamo immensamente". Anche la figlia Ketty, di professione avvocato e candidata quest'anno al Consiglio Regionale del Piemonte, ha scritto: "Arrivederci Papà!". Sono arrivati tanti messaggi di vicinanza e di condoglianze. Il dottor Zampaglione aveva anche un'altra figlia, Carola, psicologa a Torino, che ha postato un'immagine di un fiore bianco. La moglie Giuseppina Spagarino Zampaglione, nota maestra delle scuole elementari, era mancata nel 2022.

È mancato il dottor Vito Zampaglione

Vito Zampaglione, orginario di Calatri in provincia di Avellino, ha portato avanti la sua carriera in campo medico per tutta la vita a Biella. Si è laureato in medicina all'università di Napoli nel 1965, per poi diventare assistente nella divisione di Medicina Interna presso l'ospedale di Biella due anni dopo. Negli anni è diventato poi primario dello stesso reparto, fino al 2006, anno in cui gli è stato conferito il titolo di primario emerito. È stato anche per 10 anni consigliere comunale a Biella.

Il ricordo di Simona Tempia

Qui di seguito una breve dichiarazione di Simona Tempia, presidente del Fondo Edo Tempia, in memoria del medico Vito Zampaglione, scomparso poche ore fa. Grazie per l’attenzione.

«Vito Zampaglione era stato il medico di base di Edo Tempia. L’affetto che ci lega a lui e alla sua famiglia è un legame solido e sincero. Non per caso è stato al fianco del Fondo Edo Tempia fin dai primissimi tempi. E c’era il suo nome tra i medici dell’ospedale di Biella che, nel giugno del 1981, diedero la propria adesione quando venne firmato l’atto costitutivo dell’associazione di volontariato. Più di quarant’anni dopo, lo abbiamo ancora avuto accanto, medico specialista volontario che accoglieva i pazienti nell’ambulatorio di prevenzione dei tumori della tiroide. È stato una presenza costante e preziosa, una risorsa per la sanità cittadina e per chi ha avuto bisogno di lui. Vogliamo far arrivare il nostro abbraccio ai tre figli in questo momento doloroso».

Domani l'ultimo saluto in Duomo

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