Gli Alpini in visita al Santuario di Oropa per la recita della preghiera
A rendere ancora più toccante la visita, la solenne recita della Preghiera dell'Alpino, pronunciata con fierezza e commozione nel luogo di culto della Madonna Nera.
In un’atmosfera carica di emozione e spiritualità, gli Alpini del 3° Reggimento hanno fatto visita al Santuario di Oropa, uno dei luoghi mariani più importanti e suggestivi delle Alpi biellesi. A rendere ancora più toccante la visita, la solenne recita della Preghiera dell'Alpino, pronunciata con fierezza e commozione nel luogo di culto della Madonna Nera.

Gli Alpini del 3° Reggimento in visita al Santuario di Oropa
La preghiera dell'Alpino
Su le nude rocce, sui perenni ghiacciai,
su ogni balza delle Alpi ove la provvidenza
ci ha posto a baluardo fedele delle nostre
contrade, noi, purificati dal dovere
pericolosamente compiuto,
eleviamo l’animo a Te, o Signore, che proteggi
le nostre mamme, le nostre spose,
i nostri figli e fratelli lontani, e
ci aiuti ad essere degni delle glorie dei nostri avi.
Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi,
salva noi, armati come siamo di fede e di amore.
Salvaci dal gelo implacabile, dai vortici della
tormenta, dall’impeto della valanga,
fa che il nostro piede posi sicuro
sulle creste vertiginose, su le diritte pareti,
oltre i crepacci insidiosi,
rendi forti le nostre armi contro chiunque
minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera,
la nostra millenaria civiltà cristiana.
E Tu, Madre di Dio, candida più della neve,
Tu che hai conosciuto e raccolto
ogni sofferenza e ogni sacrificio
di tutti gli Alpini caduti,
tu che conosci e raccogli ogni anelito
e ogni speranza
di tutti gli Alpini vivi ed in armi,
Tu benedici e sorridi ai nostri Battaglioni
e ai nostri Gruppi.
Così sia.
La cerimonia ha avuto luogo nel piazzale antistante la Basilica Antica, circondati dal maestoso anfiteatro naturale delle Prealpi biellesi. In divisa ordinata, con il cappello dalla penna nera ben visibile, gli Alpini si sono disposti in formazione, silenziosi e composti. La recita della preghiera ha risuonato con una potenza evocativa rara: i versi che invocano la protezione divina «su le nude rocce, sui perenni ghiacciai», ricordando i sacrifici compiuti in alta quota e l’identità profonda di un corpo militare nato per difendere le vette.
I nostri Grandi Alpini sono il miglior Corpo militare che il mondo conosce, non solo per il loro valore,ma per il loro impegno nella nostra società e per l'aiuto dove c'è il bisogno! Che Dio vi protegga, sempre!