Case vacanza, alle maxi richieste in Valle Cervo ci pensa Marta Mossotti

Da psicologa al ritorno alle origini: «E a Montesinaro nascerà spazio informativo».

Case vacanza, alle maxi richieste in Valle Cervo ci pensa Marta Mossotti
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Case vacanza, alle maxi richieste in Valle Cervo ci pensa Marta Mossotti.

Rimanere legati alla propria infanzia significa non perdere le proprie origini ma soprattutto avere a cuore le sorti dei posti in cui, da bambini, si trascorrevano anni di beata spensieratezza. È il caso di Marta Mossotti, 53 anni, che insieme al compagno Renato Fogliano ha deciso di aprire Ruers, un’impresa in alta Valle Cervo, tra quelle montagne che non ha mai dimenticato. Grazie ad un bando del Gal e a risorse proprie, Marta realizzerà il suo sogno: aprire un punto di contatto per residenti e turisti a Montesinaro, piccolo borgo a due passi da Piedicavallo, ma soprattutto fornire ricettività recuperando case e residenze poco sfruttate da affittare per le vacanze. Così l’alta valle “riprende vita”.

La comunità e la cultura

Due parole importanti per Marta e Renato. Lei, psicologa di comunità per 19 anni, ha lasciato Roma per tornare alle origini. Lui, titolare della libreria Il libro per 15 anni con tanti viaggi ed esperienze sulle spalle. Un mix vincente. «Tutto è iniziato dalla creazione delle mappe di comunità con la Casa Museo di Rosazza - afferma Marta Mossotti - tornando a casa (lei abita a Montesinaro sei mesi all’anno e gli altri sei ad Andorno, ndr) ho lavorato nel settore turistico iniziando a fare le stagioni tra bar e locali. Nel frattempo mi sono impegnata con un collega nella gestione della riserva di pesca dell’Alta Valle Cervo diventando guardia ittica. Dopo aver frequentato un corso di specializzazione legato alla montagna sul turismo sostenibile, abbiamo presentato il progetto al Gal come nuova impresa attraverso un approccio comunitario. Abbiamo ottenuto 25mila euro, poco meno della metà rispetto a quanto ci serve ma è comunque un grande aiuto. Il resto lo metteremo noi grazie alla vendita di case di proprietà».

Tradizione e modernità

Altri due concetti di rilievo per l’idea di Marta: «Intanto stiamo ristrutturando una casa di proprietà per fare la sede dell’attività. Burocrazia permettendo, contiamo di aprire entro fine anno. Si trova in fondo al borgo di Montesinaro, location ideale da dove partono i sentieri per le cime. Vogliamo rimanere tradizionali ma allo stesso creare qualcosa di moderno, al momento ancora assente in valle. Vorremmo inserire poi una piccola biblioteca con materiale sul territorio e un bar ristorante gestito da Luca Corberi».

Le case

L’impresa vuole essere vicina alle famiglie: «Anche a quelle che già vivono qui - sottolinea - cercando di strutturare i servizi di apertura e chiusura delle case fino al controllo per le persone che vengono qui in estate anche solo 15 giorni. E poi il sostegno a chi non riesce ad andare a fare la spesa o a comprare medicine. Un punto di riferimento, insomma, che riguarda anche le case vacanza, persino fuori stagione. Perchè vivere la primavera o l’autunno in Valle Cervo consente di conoscere meglio altre piccole realtà».

Il momento giusto

Per Marta il lavoro fatto da amministratori, associazioni e privati in questi ultimi anni dimostra che la Valle può offrire, e donare, molto. Anche sul fronte del mercato immobiliare: «Certo, con la crisi economica molte case sono state messe in vendita. Ma in realtà è cambiato il modo di fare le vacanze perchè c’è un aumento delle richieste di biellesi e non. E anche di persone che hanno avuto esperienze passate e che ritornano dopo aver formato una famiglia. Contiamo già da Pasqua di attivare almeno quattro abitazioni». E chi volesse ulteriori informazioni può scrivere una mail a ruers18@gmail.com.

Lorenzo Lucon

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