Assolti due imputati per ricettazione di una bicicletta
Rischiavano da 2 a 8 anni di reclusione, ma tutto si è chiuso con cento euro di risarcimento,
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Si è concluso nei giorni scorsi il processo a carico di M.P., 42 anni, e M.C., 25 anni, accusati di ricettazione di una bicicletta e, nel caso di M. P., anche di porto ingiustificato di un coltello multiuso. Il giudice ha assolto M.P. perché il fatto non sussiste, mentre per M.C. ha dichiarato il non doversi procedere, in seguito alla remissione della querela da parte della vittima, dopo che l’imputato ha versato cento euro a titolo di risarcimento. Per il possesso del coltellino, infine, il giudice ha riconosciuto la particolare tenuità del fatto, escludendo quindi la punibilità.
Assolti due imputati per ricettazione di una bicicletta
I due imputati erano stati rinviati a giudizio dalla Procura della Repubblica con l’accusa di ricettazione: la Procura aveva infatti sostenuto che i due avessero acquistato o ricevuto una bicicletta rubata il 23 agosto 2021 a Biella a danno di un cittadino nigeriano di trent’anni, con la consapevolezza della sua provenienza illecita.
Differenze fra furto e ricettazione
Durante il processo, però, M.C. ha ammesso di aver commesso personalmente il furto della bicicletta e il suo legale, l’avvocato Antonio Morra, aveva quindi presentato la richiesta di riqualificazione del reato di ricettazione in furto, richiesta successivamente accolta. La differenza tra i due reati è sostanziale: il furto consiste nel sottrarre un bene mobile a qualcun altro senza il suo consenso, mentre la ricettazione si configura quando qualcuno acquista, riceve o detiene un bene proveniente da un reato, sapendolo tale, al fine di trarne profitto o favorire il responsabile del furto.
Assolti per ricettazione di una bicicletta, anche grazie alla Riforma Cartabia
Dopo il risarcimento simbolico alla parte offesa, la querela è stata ritirata e il giudice ha quindi dichiarato il non doversi procedere nei suoi confronti. L’esito del processo ha suscitato l’interesse nella comunità locale, anche alla luce delle recenti modifiche legislative introdotte dalla Riforma Cartabia, che ha reso il furto semplice un reato perseguibile solo a querela di par te. Per M.P., invece, la difesa rappresentata dall’avvocato Francesco Alosi ha dimostrato come l’imputato non fosse consapevole della provenienza illecita della bicicletta, presentando anche conversazioni avvenute in chat tra i due imputati, in cui M.P. chiedeva conferme sulla legittimità del mezzo. Il tribunale ha quindi pronunciato un’assoluzione piena con la formula «il fatto non sussiste».
Assoluzione anche per il coltellino
Per quanto riguarda il coltello multiuso trovato in possesso di M.P., infine, il giudice ha ritenuto che l’oggetto, un piccolo coltellino svizzero, non costituisse una minaccia concreta e ha escluso la punibilità per particolare tenuità del fatto.
G.L.J.