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Un “occhio” di controllo nel Ricetto

L’impegno del Comune tramite cofinanziamento, su un totale di 40mila euro, ne vale la metà. Cinque le telecamere, con comprensivo di lettura targhe, sulle vie di accesso del paese.

Un “occhio” di controllo nel Ricetto
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Altri “occhi” per prevenire ed eventualmente contrastare il degrado urbano o possibili episodi di micro criminalità, in sostegno all’attività delle forze dell’ordine.

Un “occhio” di controllo nel Ricetto

Il recente progetto di videosorveglianza presentato dal Comune di Candelo, tra i 17 progetti avanzati dai Comuni biellesi firmatari dei “Patti per l’attuazione della sicurezza urbana”, è stato esaminato e approvato dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e verrà, con gli altri progetti, trasmesso al Ministero dell’Interno per la definitiva valutazione, ai fini dell’ammissione al finanziamento tramite l’apposito Fondo per la sicurezza urbana.  Ma il Comune intende proseguire. Con l’impegno su un altro bando, infatti, vuole implementare la dotazione di telecamere per la videosorveglianza.

Doppio fronte

Il progetto esaminato in questi giorni in Prefettura per la trasmissione al Ministero si riferisce all’annualità 2022, per un ammontare complessivo nazionale di 36 milioni di euro. L’impegno del Comune tramite cofinanziamento, su un totale di 40mila euro, ne vale la metà. Cinque le telecamere, con comprensivo di lettura targhe, sulle vie di accesso del paese.

«I lavori sono in corso»

A questo punto, l’intento è quello di potenziare quanto progettato, entro la fine dell’anno: «Sono previste altre telecamere», spiega il sindaco, Paolo Gelone. «Lo scopo è quello di prevenire ad esempio l’abbandono di rifiuti oppure episodi di micro criminalità. Seguiamo così le nostre linee programmatiche come amministrazione nell’ottica di un paese più sicuro». Dove si intende posizionare invece ciascuno di questi “occhi”? «Al parco di Santa Maria Maggiore, sulla passeggiata degli Alpini, nel parco in zona scuola materna, nel parco dell’Albero d’Oro e all’interno del Ricetto».
Giovanna Boglietti

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