Faccetta Nera: il gesto di pochi non può oscurare la vera Adunata
Un Alpino ferma con il dialogo un ragazzo che canta “Faccetta Nera”: «Così non si fa».

A Biella durante la serata di venerdì nel contesto dell’Adunata degli Alpini un gruppo di persone ha intonato "Faccetta Nera", la nota canzone di propaganda fascista. Un episodio fuori luogo che però ha rapidamente travalicato i confini del fatto in sé, indifendibile, diventando un caso nazionale.
Faccetta nera: il gesto di pochi
Secondo diverse testimonianze si è trattato di un gruppetto esiguo: cinque, sei, forse dieci persone portate avanti da uno stereo in mezzo a una marea festante di oltre ventimila partecipanti, rimasti indifferente a questo coro durato pochi secondi e percepito da una manciata di persone. Un gesto da condannare senza mezzi termini, ma che non rappresenta in alcun modo lo spirito dell’Adunata. A testimoniare che l’episodio non solo è stato isolato, ma anche mal digerito dagli stessi Alpini, ci sono le parole e i gesti di molti di loro. «Queste cose non si fanno» hanno commentato in tanti, chiarendo subito che chi ha intonato quel coro non rappresenta in alcun modo lo spirito dell’Adunata.
Perché non va cantata: l'intervento di un alpino
Emblematico un altro episodio, sempre nella notte di venerdì: un giovane, visibilmente non appartenente alle penne nere, ha cominciato da solo a canticchiare “Faccetta Nera”. È stato subito fermato da un Alpino che, con fermezza ma senza aggressività, gli ha spiegato perché quel canto fosse inaccettabile, soprattutto in un contesto come quello. Il ragazzo ha ascoltato, ha compreso, e ha smesso. Un piccolo gesto di responsabilità civile che vale più di mille polemiche.
Faccetta nera all'Adunata? Il vero coro è per l'Inno d'Italia
Ciò che ha realmente caratterizzato Biella in questi giorni è stato ben altro. Migliaia di voci - quelle sì, forti, corali e sentite - si sono unite più volte per cantare l’Inno di Mameli. In piazza, lungo le vie del centro, nei momenti ufficiali e in quelli più spontanei e di festa. È questo il canto che ha fatto da colonna sonora all’Adunata: quello di un’Italia unita nei valori costituzionali, nella memoria storica, nella voglia di stare insieme.
Faccetta Nera: il gesto di pochi non può oscurare la vera Adunata
L’Adunata degli Alpini è e rimane una celebrazione di appartenenza, di solidarietà, di servizio alla comunità. L’eco di “Faccetta Nera”, per quanto grave, non può sovrastare il significato profondo e condiviso di un evento che ogni anno coinvolge migliaia di persone con il cuore rivolto alla storia e al futuro del Paese.