«“Relevé” è instabilmente ballabile»
Anaïs Drago racconta l’album frutto della collaborazione con Federico Calcagno e Max Trabucco. Primo lavoro discografico per il trio con tanto di registrazione live.

Anaïs Drago racconta l’album frutto della collaborazione con Federico Calcagno e Max Trabucco. Primo lavoro discografico per il trio con tanto di registrazione live.
Il trio
Qualcosa di instabilmente ballabile. Così si può definire “Relevé” il nuovo album della violinista e performer biellese Anaïs Drago. Pubblicato su Bandcamp il 15 febbraio scorso dall’etichetta Habitable Records, “Relevé” è disponibile da venerdì 18 aprile su cd e in streaming su tutte le piattaforme digitali. E, ora, Anaïs Drago racconta a “Eco” di questo progetto che ha dato un importante frutto dopo due anni di lavoro.
“Relevé”, infatti, sottolinea lo slancio e la spinta esplosiva che pervade la musica e le performance dal vivo dell’omonimo trio formato dalla stessa Anaïs Drago con il clarinettista Federico Calcagno e il batterista e percussionista Max Trabucco.
Il gruppo è nato nel 2023 come progetto originale del centro di produzione WeStart di Novara con il nome di “Terre Ballerine”. Dopo un anno di concerti in rassegne e festival europei, la formazione ha assunto il nuovo nome di Relevé. L’omonimo disco testimonia, dunque, il successo ottenuto nei concerti svolti negli ultimi due anni.
L'album
L’album è composto da otto brani firmati da Anaïs Drago e registrati dal vivo, nel gennaio 2024, al Münster Jazz Festival in Germania e all’Area Sismica di Forlì. Una creazione, spiega Drago, «caratterizzata da una registrazione live inusuale per un primo lavoro discografico, ma con la quale ci piace esordire».
Ogni composizione del disco enfatizza l’unione di tre strumenti, creando sonorità e colori inusuali. La musica contemporanea è a tratti ipnotica, a volte sperimentale, e si muove tra jazz, rock e folklore, con un attento utilizzo della tavolozza timbrica e di tecniche estese che riflettono i linguaggi della musica contemporanea. «Il filo conduttore di “Relevé” è la dimensione plastica che assume la musica, capace di rimbalzare sull'ascoltatore richiamandolo al movimento, attraverso un irrinunciabile impulso a muovere il corpo nello spazio. Nella danza classica, infatti, relevé significa elevare in alto, vincere la forza di gravità dando la sensazione di leggerezza. È “il movimento” della leggiadria concreta e piena, una profonda connessione tra “plié-terra” e “relevé-cielo”». Da qui, il concetto di “instabilmente ballabile”, come afferma la stessa Anaïs Drago: «La musica, così come la danza è l’arte che meglio organizza il tempo e lo spazio. All’interno di un'esecuzione musicale c'è una continua successione di eventi sonori, così che il precedente sia nel passato e quello che sta per avvenire nel futuro, ma noi nell'ascolto lo percepiamo come un unico momento presente».
Ci sarà modo di ascoltare il trio dal vivo? Drago non ha dubbi: «L’intenzione è quella di cominciare dall’autunno in poi e sì, mi piacerebbe che questo avvenisse anche a Biella».
La foto è di Marco Ortolan.