Educare i giovani alla legalità: a Città Studi lo si fa con i Carabinieri
Il Colonnello Marco Giacometti e il Maresciallo ordinario Laura Colnago hanno incontrato insegnanti, tutor e studenti di Città Studi.
L'educazione alla legalità è il principio ispiratore dell'iniziativa che si è svolta nei giorni scorsi a Città Studi Biella nata dalla collaborazione tra l’Agenzia formativa e il Comando Provinciale dei Carabinieri di Biella.
Educare i giovani alla legalità: il primo incontro con il Comandante provinciale Giacometti
Venerdì 24 gennaio è stato organizzato un primo incontro tra il Comandante Provinciale, Colonnello Marco Giacometti, e il Comandante dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Biella, Maresciallo Ordinario Laura Colnago, con Insegnanti, Tutor e Studenti dell'Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), in particolare dei Corsi “Operatore informatico” e “Operatore delle produzioni alimentari” di Città Studi. I temi affrontati hanno toccato i diritti e i doveri del cittadino, il significato di divenire maggiorenni, il bullismo e la violenza di genere, la sicurezza stradale, i rischi dell’uso di sostanze stupefacenti.
Incontrarsi per contrastare stereotipi e promuovere il senso civico
Questa importante testimonianza rappresenta un passo fondamentale per contrastare stereotipi e pregiudizi e promuovere una maggiore comprensione del senso civico e la consapevolezza dei possibili comportamenti a rischio: il confronto diretto ha l’obiettivo di contribuire, attraverso l’informazione e la trasmissione dei valori connessi alla legalità, a favorire il rispetto reciproco e la coesione sociale.
La Cultura della legalità anche fra i giovani con i Carabinieri
L’iniziativa mira, infatti, a diffondere la “Cultura della legalità” che da sempre l’Arma dei Carabinieri promuove sul territorio nazionale, d’intesa con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, e grazie alla collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, dei Dirigenti scolastici e dei Docenti, l’Arma dei Carabinieri è costantemente impegnata nell’attività di sensibilizzazione delle nuove generazioni.
Che cosa sono il “bullizzometro 1” e il “violenzametro 2”
L’incontro, sviluppato in forma di dialogo, ha stimolato la partecipazione degli Studenti e delle Studentesse, i quali hanno ricevuto risposte alle tante domande poste al Colonnello e al Maresciallo. Sono stati presentati anche alcuni strumenti specifici utilizzati sul campo dall’Arma dei Carabinieri, quali il “bullizzometro 1 ” ed il “violenzametro 2”, due test di autovalutazione, elaborati dal Reparto Analisi Criminologiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, al servizio dei giovani per rilevare segnali di atti di bullismo e cyberbullismo o valutare il livello di violenza subita, e che contiene consigli utili per chiedere supporto e aiuto in base alla situazione. In tale ambito, è stata sottolineata l’importanza del non rimanere in silenzio di fronte ad un caso di violenza subita da un amico o compagno, offrendo vicinanza e informando i Docenti o, quando necessario, le forze dell’ordine.
Un momento di curiosità per l'Arma
Ha destato particolare interesse l’automobile Alfa Giulia, in dotazione al Radiomobile di Biella, le sue dotazioni tecnologiche e gli equipaggiamenti utili al servizio di controllo del territorio. L’incontro, infine, ha raggiunto lo scopo di far conoscere ai ragazzi l’Arma dei Carabinieri e le sue attività, vincendo forme di ritrosia o diffidenza, ed invitandoli a rivolgersi con fiducia alle Forze dell’Ordine per qualsiasi necessità.
Una collaborazione fra Arma e Città Studi
Questo primo appuntamento segna l’inizio di una collaborazione di Città Studi con le Forze dell’Ordine e le Istituzioni che porterà alla programmazione di una serie di testimonianze in aula, con lo scopo di trasmettere valori fondamentali alle nuove generazioni.