Il caso

Il 7 novembre si decide il destino di Dimitri Fricano

Condannato a 30 anni per l’omicidio di Erika Preti, era uscito perché sovrappeso. Resterà ai domiciliari o tornerà in carcere?

Il 7 novembre si decide il destino di Dimitri Fricano
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Verrà deciso nelle prossime due settimane quale sarà il destino di Dimitri Fricano, l’uomo di 37 anni a cui l’anno scorso i giudici del Tribunale di sorveglianza di Torino avevano concesso gli arresti domiciliari come misura alternativa al carcere. Le ragioni di questo provvedimento? Il preoccupante sovrappeso di lui, che lo avrebbero reso incompatibile con la vita in carcere. In assenza di una struttura detentiva idonea, i giudici lo avevano rimandato a scontare la pena a casa sua.

Condannato a 30 anni per l’omicidio di Erika Preti

Per i genitori di Erika Preti, la fidanzata ventottenne da lui uccisa l’11 giugno del 2017 in una villetta di San Teodoro, in Sardegna, dove la coppia si era recata in vacanza, potrebbe essere il momento tanto atteso della svolta: per entrambi è stato motivo di grande indignazione il fatto che Fricano potesse tornare a casa dopo un solo anno dei trenta ai quali è stato condannato con sentenza definitiva. Ancor più grande è stata l’indignazione provocata dalle ragioni per il quale il Tribunale di sorveglianza ha emesso questo provvedimento, o il fatto di ritrovarselo fra le vie e i negozi di Biella mentre era intento a passeggiare o a compiere degli acquisti (nel provvedimento del tribunale era previsto che per qualche ora al giorno potesse lasciare la sua abitazione per recarsi dal medico o sbrigare le proprie commissioni).

Il 7 novembre si decide il destino di Dimitri Fricano

A un anno dall’emissione di questo provvedimento, giovedì 7 novembre, tutto ciò potrebbe essere rimesso in discussione: è ipotizzabile che le condizioni di salute di Fricano verranno riesaminate. Della difesa di Dimitri Fricano si è occupato l’avvocato Alessandra Guarini, almeno fino a luglio di quest’anno, quando le è subentrata Elena Chiastellaro. Ora la domanda che tutti si pongono è la seguente: resterà ai domiciliari o tornerà in carcere?

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