La passeggiata sulla volante della Polizia. Le scuse del ragazzo, il "disappunto" del Biella Rugby
Le scuse del giocatore: “Chiedo scusa per quanto è accaduto. Chiedo scusa alla polizia e a tutta la comunità di Biella”.
Arrivano le scuse del ragazzo e la presa di posizione del Biella Rugby a seguito della vicenda che ha portato alla denuncia per vilipendio al corpo della Polizia di un giovane tesserato della storica società biellese. G.L., 20 anni, domenica sera, a margine dei festeggiamenti per la vittoria dell'Italia, si era lanciato in una spericolata corsa sopra una volante della Polizia in servizio tra via Lamarmora e piazza Vittorio Veneto, dove si erano radunati centinaia di tifosi festanti. G.L. era stato subito bloccato dagli agenti e portato in questura.
Il comunicato del Biella Rugby e le scuse del giocatore
Il Biella Rugby è stato chiamato in causa per un episodio che si è verificato durante i festeggiamenti per il successo della Nazionale di calcio. Gli organi di informazione hanno spiegato che un tesserato del Brc (uno dei 540) si è reso protagonista di una stupida “passeggiata” su un’auto della polizia. Il Brc non può che stigmatizzare l’episodio, assicurando che, dopo gli opportuni accertamenti, prenderà provvedimenti – intransigenti – del caso. Tenendo comunque anche conto dell’impegno costante che il ragazzo garantisce in ambito sociale.
Crea però un certo disappunto il fatto che il Biella Rugby e l’identità del ragazzo siano stati velocemente tirati in ballo in un contesto informativo nel quale non vengono mai comunicati i dati relativi ai protagonisti di episodi di cronaca la cui gravità è enormemente superiore alla bravata dalla quale peraltro prendiamo le distanze. Diventa difficile non notare una sconcertante differenza di trattamento, per la quale vorremmo trovare delle spiegazioni.
Il Biella Rugby comunque continua nella sua opera di formazione di giovani biellesi portata avanti per quasi mezzo secolo, durante il quale, molti possibili autori di bravate o peggio, sono stati aiutati a crescere nell’educazione e nel rispetto.
Le scuse del giocatore: “Chiedo scusa per quanto è accaduto. Chiedo scusa alla polizia e a tutta la comunità di Biella”.
Precisazione
Senza entrare nel merito della vicenda, che si valuterà nelle sedi opportune, preme sottolineare che "l'identità del ragazzo" non è stata riportata in nessun articolo. Che c'è un diritto/dovere di cronaca che in ogni caso non ne avrebbe impedito la pubblicazione. Quindi la scelta del cronista è stata oltremodo garantista. Fatichiamo a comprendere a cosa alluda l'autore della nota che qui riportiamo nel sottolineare "la sconcertante differenza di trattamento" ed è quindi complesso "trovare delle spiegazioni".
Il fatto è chiaro: un giovane atleta del Biella Rugby l'ha fatta grossa (per ragioni che non spetta a noi giudicare) è stato ripreso (riteniamo da qualcuno a conoscenza di quello che stava per fare) il video è stato diffuso su internet la sera stessa, la redazione di Primabiella/Eco di Biella ne è venuta in possesso e solo quando sono stati verificato il contesto, il reato contestato e altri aspetti documentati negli articoli è stato pubblicato (in quanto parte integrante della notizia) quasi due giorni dopo esserne venuti in possesso.
Andrea Moggio