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Il ritorno in pista dopo 20 mesi

Il Faro ha riaperto con 300 persone: «C’è voglia di stare insieme»

Il ritorno in pista dopo 20 mesi
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Il ritorno in pista dopo 20 mesi

Dopo venti lunghi mesi di attesa, le discoteche hanno avuto il via libera dal Governo per riaprire con il 50% di capienza. Un periodo difficile, a quasi due anni dall’ultima serata di balli e divertimento in pista, che ha costretto molti locali a chiudere definitivamente. Tra chi ha tenuto duro c’è Guido Faini, 74 anni, gestore della discoteca Il Faro di Brusnengo da 12 anni. Non gli pareva vero sabato scorso, quando ha visto entrare i primi clienti desiderosi di voler trascorrere una serata tra liscio, latino americano e revival, tutti con mascherina e green pass: «Ho visto tanta voglia di divertirsi e di stare in compagnia - spiega Faini - abbiamo avuti circa 300 ingressi, di più rispetto al più recente passato, con persone provenienti da Biella e Cossato ma anche dalla Valsesia e dal Novarese. Qualcuno senza certificato verde si è comunque presentato per poter entrare ma l’abbiamo rimandato a casa».

Tenere aperto

Attualmente Il Faro, 40 anni di storia e di festa per svariate generazioni, ha previsto un calendario di eventi fino a fine anno con orchestre e la scuola di ballo Flamantes: «Speriamo di poter andare avanti aprendo anche in altri giorni come il venerdì - dice - offrendo ulteriori agevolazioni all’ingresso. Nel frattempo c’è un po’ di rammarico perchè sotto l’aspetto legislativo si sarebbe dovuto agire in modo più consono e salvaguardare la categoria e le persone che ci lavorano. Se ho pensato di chiudere definitivamente? Mai».

Lorenzo Lucon

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