turismo

A Casapinta 15 km di sentieri "rispolverati"

Recuperate intere aree intorno al paese con l’obiettivo di portare nuovi turisti

A Casapinta 15 km di sentieri "rispolverati"
Pubblicato:

Riscoperti sentieri per cammino e mtb

Le idee e le ambizioni certamente non sono mai mancate; se poi dalla teoria si passa anche alla parte pratica, tanto meglio. A Casapinta, i progetti per dare una nuova marcia al turismo sono noti, e proprio su queste colonne li aveva già anticipati a febbraio il vicesindaco Danilo Cavasin. Si parlava soprattutto di escursionismo, di camminate e pedalate nella natura, fra i boschi e i sentieri, su e giù per i declivi del territorio collinare, che di certo a Casapinta non mancano.

Il piano di Casapinta

Il piano era quello di un’integrazione funzionale dei percorsi, resi accessibili anche dalla tecnologia: attraverso GPS, punti di ricarica per mezzi elettrici, info-point e similari, per rendere il turismo all’aperto interattivo e appetibile, per tutte le fasce d’età e al netto della stagionalità. Il progetto era stato presentato al GAL, con la speranza che per i finanziamenti non si guardasse solamente alle aree di montagna, ma anche alla bassa valle.

Intanto però, gli abitanti del piccolo comune nono sono rimasti ad attendere con le mani in mano, ma si sono rimboccati le maniche e- già dai mesi precedenti la pandemia- hanno iniziato a curare e a riattivare i sentieri che serpeggiano fra i boschi intorno a Casapinta. Tre percorsi che dal centro del Paese giungono fino al Lago delle Piane, e un quarto itinerario panoramico che sempre da Casapinta arriva fino al bacino della Diga di Masserano.

sentieri casapinta

Lo sforzo sui 15 chilometri di sentieri

Lo sforzo complessivo parla di 15 chilometri di sentieri, “rispolverati” e curati per essere sfruttati da chi lo desidera; per il momento –considerando la limitante zona rossa e le sue asfissianti restrizioni- soprattutto dai cittadini, che non possono allontanarsi troppo dal comune di residenza.

A dare ulteriori dettagli è sempre il vicesindaco Cavasin: <<L’idea di dare una bella sistemata ai sentieri è nata già lo scorso anno: nelle prime settimane di febbraio, quando c’era il virus ma era ancora tutto aperto, io, Massimo Fangazio e Angelo Zago –che condividiamo la passione per trekking, corsa e biciclette- abbiamo creato un gruppo, per poter rendere più accessibili i  nostri sentieri visto che, potendo muoverci sempre meno, saremmo stati costretti ad utilizzarli più spesso>>. Dallo sforzo di tre appassionati, il discorso si è decisamente allargato. <<Il gruppo su Whatsapp si è ampliato, abbiamo aggiunto conoscenti e amici, tutti hanno partecipato per dare una mano. Anche gli Alpini, ovviamente. Tra l’altro, la nostra idea sarebbe –quando finiranno lockdown e restrizioni varie- di organizzare una bella opera di pulizia generale di questi luoghi. Una volta, era normale per le varie frazioni di paesi piccoli come il nostro avere una propria discarica; niente di particolarmente inquinante, però ogni tanto, girando per i boschi, ci è capitato di imbatterci in vecchia ferraglia, come carriole o copertoni, che sono lì da decenni e decenni>>.

mappa sentieri

Il caso Cucciapinta

Lo sforzo di gruppo, la meravigliosa sinergia fra gli abitanti di Casapinta aveva già portato alla creazione e all’inaugurazione –lo scorso gennaio- di Cucciapinta, l’area attrezzata  dedicata agli amici a quattro zampe, nata da un’idea collettiva e resa possibile dallo sforzo di comuni cittadini, ditte e artigiani del paese che avevano messo a disposizione manodopera e risorse proprie.

<<E’ vero, è stato un progetto simile, ma Cucciapinta era un qualcosa di più strutturato, che partiva da dietro, con inviti e aperitivi di gruppo, sempre per far fronte all’esigenza degli abitanti. Il nostro desiderio di curare i sentieri invece è nato così, da un’idea di tre persone che correvano, e che andavano in giro con i sacchetti di plastica per pulire l’immondizia>> aggiunge Cavasin.

Appassionati all'opera tra i sentieri

Uno di questi è appunto il già citato Massimo Fangazio. <<Io sono un appassionato, non potendo andare a camminare in montagna ho iniziato a pulire da piante cadute e rovi i sentieri vicino a casa mia. Da lì è nato tutto, anche perché in quel periodo non c’era molto da fare. Poi si è interessato anche Danilo (Cavasin, nda), che essendo in pensione ha a disposizione molto più tempo e ha fatto un sacco di lavoro. Io abito vicino alla Diga, adesso la mia intenzione è di creare anche una piccola passerella per collegare due sentieri attraverso un ruscello che, quando l’acqua si alza, blocca il passaggio fra la frazione Fantone verso Masserano.

Tra l’altro, i sentieri vicino alla Diga adesso sono proprio belli, c’è anche una segnaletica adeguata, merito anche di un gruppo di ragazzi che vanno in mountain bike da quelle parti e del gruppo di pescatori della zona, coordinati da Andrea Cerreia Varale, che hanno dato una bella mano>>.

La soddisfazione per il lavoro svolto è davvero tanta. <<E’ uno sforzo enorme, anche considerando che l’alluvione di ottobre aveva fatto dei disastri in zona, abbattendo molte piante. Certo, tutto è partito da un gruppo su Whatsapp, ma adesso a prendersi cura dei sentieri sono quasi tutti pensionati del paese, che si ritrovano a prendere il pane, si mettono d’accordo e vanno a pulire>> conclude ancora Fangazio.

Simone Romito

 

 

Seguici sui nostri canali