Un pomeriggio a “Casa Napolitano”

Un pomeriggio a “Casa Napolitano”
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BIELLA - Al campo centrale dei Faggi sono da poco passate le 12. Sotto un sole scottante, Stefano Napolitano sta concludendo il suo allenamento mattutino, con papà Cosimo a dettare i tempi e il giovane Sebastiano Zorzi a fare da spalla. Dopo un mese di maggio da sogno, con il tabellone principale conquistato agli Internazionali di Roma e il secondo turno raggiunto al Roland Garros grazie alla vittoria su Zverev, il 22enne si sta preparando al prossimo grande appuntamento della stagione: Wimbledon, il “mondiale” su erba. 

Stefano, dopo questo mese e mezzo di fuoco, ha deciso di tornare a casa per qualche settimana per ricaricare le pile. «Girando tanto – racconta - si sprecano tante energie a livello psicofisico e ogni tanto è necessario staccare la spina. Tornare a Biella e dormire nel mio letto è una cosa che mi rigenera». E poi, ci sono i Faggi, il luogo in cui Napolitano torna un po’ bambino: «Sì, quando ero piccolo praticamente vivevo qui: tornare al circolo, viverlo con gli amici facendo con loro tutte quelle cose che in giro riesco a fare poco, mi fa tornare un po’ a quando ero piccolo». Proprio questo tornare indietro nel tempo, aiuta a capire meglio chi è quel ragazzo che, qualche settimana fa è finito, da un giorno all’altro, sotto i riflettori dei media nazionali: «La stampa va dove tira il vento, siamo noi atleti che dobbiamo trovare un equilibrio: fa parte del gioco» racconta sorridendo.
Luca Rondi

Leggi tutto il servizio sull'Eco di Biella di lunedì 12 giugno 2107 

BIELLA - Al campo centrale dei Faggi sono da poco passate le 12. Sotto un sole scottante, Stefano Napolitano sta concludendo il suo allenamento mattutino, con papà Cosimo a dettare i tempi e il giovane Sebastiano Zorzi a fare da spalla. Dopo un mese di maggio da sogno, con il tabellone principale conquistato agli Internazionali di Roma e il secondo turno raggiunto al Roland Garros grazie alla vittoria su Zverev, il 22enne si sta preparando al prossimo grande appuntamento della stagione: Wimbledon, il “mondiale” su erba. 

Stefano, dopo questo mese e mezzo di fuoco, ha deciso di tornare a casa per qualche settimana per ricaricare le pile. «Girando tanto – racconta - si sprecano tante energie a livello psicofisico e ogni tanto è necessario staccare la spina. Tornare a Biella e dormire nel mio letto è una cosa che mi rigenera». E poi, ci sono i Faggi, il luogo in cui Napolitano torna un po’ bambino: «Sì, quando ero piccolo praticamente vivevo qui: tornare al circolo, viverlo con gli amici facendo con loro tutte quelle cose che in giro riesco a fare poco, mi fa tornare un po’ a quando ero piccolo». Proprio questo tornare indietro nel tempo, aiuta a capire meglio chi è quel ragazzo che, qualche settimana fa è finito, da un giorno all’altro, sotto i riflettori dei media nazionali: «La stampa va dove tira il vento, siamo noi atleti che dobbiamo trovare un equilibrio: fa parte del gioco» racconta sorridendo.
Luca Rondi

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