Ultimo quarto da urlo: Angelico show
E dire che la trasferta non è iniziata nel migliore dei modi. Treviglio parte con una difesa molto aggressiva che rientra a zona 2-3. La scelta non paga: Biella la punisce tre volte dall'arco con De Vico e Venuto. Ma quando il capitano si fa male (lieve stiramento alla coscia destra, non rientrerà più) e il play esce per rifiatare l'attacco si inceppa. È il 15-9 per l'Angelico, che qui si spegne.
La Remer passa a uomo in difesa e riesce a trovare il suo ritmo (alto, altissimo) in attacco. Piazza un parziale di 18-0 e poi tocca il +14 nel secondo quarto (31-17) con l'ingresso di un ottimo Lele Rossi che segna otto punti consecutivi.
Il problema principale di Biella sono i rimbalzi: 15-8 per Treviglio nel primo quarto, 27-17 nel secondo. Senza De Vico, Carrea prova anche a giocare con Udom da tre per alzare il quintetto, ma la partita non gira finché non cominciano ad andare a rimbalzo con cattiveria anche gli esterni: «Bisogna uscire dall’equivoco che quando si perde a rimbalzo è colpa dei lunghi - ha spiegato il coach dopo la partita -. Treviglio ci ha fatto molto male con i tagli degli esterni e quando le nostre guardie hanno cominciato a seguirli con più intensità anche questa statistica è cambiata».
Le cose, infatti, cominciano a ribaltarsi nel terzo periodo (11-7 i rimbalzi per Biella) per poi svoltare definitivamente nel quarto (15-5).
L’Angelico rientra dagli spogliatoi con dieci punti da rimontare. E comincia da subito a ricucire il divario e torna a -6, ma la Remer non ci sta e scappa di nuovo a +13 prima di chiudere il terzo parziale ancora sul +10. Tutto la sforzo profuso in questi dieci minuti non ha prodotto nulla. Molte altre squadre si sarebbero sciolte, non l’Angelico.
Pollone strappa un rimbalzo offensivo straordinario e lo trasforma in due punti: 66-63 e Biella torna ad un possesso. È un segnale: i tagli a rimbalzo degli esterni che erano stati un fattore per Treviglio ora incarnano la svolta per l’Angelico. L’altro segnale è il rimbalzo difensivo conquistato da Venuto nell’ultimo minuto, con Biella avanti 80-77 e la Remer a provare il tutto per tutto.
Mvp dell’incontro è Jazz Ferguson. Non solo per i 10 punti nell’ultimo periodo, ma perché quando ha iniziato a battere con continuità il suo uomo ha costretto i lunghi avversari a uscire dal pitturato per aiutare, sguarnendo l’area per i rimbalzi e i tagli. Alla fine sono 27+7 rimbalzi e 3 recuperi. Il commento finale spetta a Carrea: «Non mollare mai è la nostra caratteristica principale. Torniamo a casa con una grande vittoria e la consapevolezza che dobbiamo migliorare gli approcci. Questa è la nostra identità, voler migliorare sempre». E ora sotto con il big match per la vetta del girone Ovest, al Forum, con la lanciata Tortona.
Leggi di più sull'Eco di Biella di lunedì 20 febbraio 2017
E dire che la trasferta non è iniziata nel migliore dei modi. Treviglio parte con una difesa molto aggressiva che rientra a zona 2-3. La scelta non paga: Biella la punisce tre volte dall'arco con De Vico e Venuto. Ma quando il capitano si fa male (lieve stiramento alla coscia destra, non rientrerà più) e il play esce per rifiatare l'attacco si inceppa. È il 15-9 per l'Angelico, che qui si spegne.
La Remer passa a uomo in difesa e riesce a trovare il suo ritmo (alto, altissimo) in attacco. Piazza un parziale di 18-0 e poi tocca il +14 nel secondo quarto (31-17) con l'ingresso di un ottimo Lele Rossi che segna otto punti consecutivi.
Il problema principale di Biella sono i rimbalzi: 15-8 per Treviglio nel primo quarto, 27-17 nel secondo. Senza De Vico, Carrea prova anche a giocare con Udom da tre per alzare il quintetto, ma la partita non gira finché non cominciano ad andare a rimbalzo con cattiveria anche gli esterni: «Bisogna uscire dall’equivoco che quando si perde a rimbalzo è colpa dei lunghi - ha spiegato il coach dopo la partita -. Treviglio ci ha fatto molto male con i tagli degli esterni e quando le nostre guardie hanno cominciato a seguirli con più intensità anche questa statistica è cambiata».
Le cose, infatti, cominciano a ribaltarsi nel terzo periodo (11-7 i rimbalzi per Biella) per poi svoltare definitivamente nel quarto (15-5).
L’Angelico rientra dagli spogliatoi con dieci punti da rimontare. E comincia da subito a ricucire il divario e torna a -6, ma la Remer non ci sta e scappa di nuovo a +13 prima di chiudere il terzo parziale ancora sul +10. Tutto la sforzo profuso in questi dieci minuti non ha prodotto nulla. Molte altre squadre si sarebbero sciolte, non l’Angelico.
Pollone strappa un rimbalzo offensivo straordinario e lo trasforma in due punti: 66-63 e Biella torna ad un possesso. È un segnale: i tagli a rimbalzo degli esterni che erano stati un fattore per Treviglio ora incarnano la svolta per l’Angelico. L’altro segnale è il rimbalzo difensivo conquistato da Venuto nell’ultimo minuto, con Biella avanti 80-77 e la Remer a provare il tutto per tutto.
Mvp dell’incontro è Jazz Ferguson. Non solo per i 10 punti nell’ultimo periodo, ma perché quando ha iniziato a battere con continuità il suo uomo ha costretto i lunghi avversari a uscire dal pitturato per aiutare, sguarnendo l’area per i rimbalzi e i tagli. Alla fine sono 27+7 rimbalzi e 3 recuperi. Il commento finale spetta a Carrea: «Non mollare mai è la nostra caratteristica principale. Torniamo a casa con una grande vittoria e la consapevolezza che dobbiamo migliorare gli approcci. Questa è la nostra identità, voler migliorare sempre». E ora sotto con il big match per la vetta del girone Ovest, al Forum, con la lanciata Tortona.
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