Sport disabili: Special Olympics a Biella nel 2016

Sport disabili: Special Olympics a Biella nel 2016
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BIELLA - Sta per tornare in città uno degli eventi più amati dai biellesi. L’assegnazione  dei giochi Special Olympics Italia è ad un passo. Dopo  Biella 2008 e Biella 2012, dunque, ci sarà anche Biella 2016. La città tornerà a colorarsi di rosso e a riempirsi dei volti sorridenti e orgogliosi dei ragazzi con disabilità intellettiva che parteciperanno alle gare.

L’accordo di massima prevede di dividersi le undici discipline Special Olympics con una città umbra e avere due sedi dei giochi. Del resto negli ultimi quattro anni il movimento ha quasi raddoppiato le sue dimensioni. Oggi gli atleti in Italia sono quasi il doppio rispetto a quattro anni fa e organizzare degli Special Olympics a undici discipline (come successe a Biella quattro anni fa, che ebbe anche cinque discipline sperimentali) significa coinvolgere 3000 atleti e alloggiare oltre 8000 persone.

Ci ha provato Torino,  dando in mano l’organizzazione proprio a Charlie Cremonte, coordinatore regionale del movimento e organizzatore dei giochi biellesi. Tra lo scorso inverno e la scorsa primavera i contatti sono stati serrati e gli incontri molteplici. Ma alla fine si sono risolti in un nulla di fatto. Per la gioia dei biellesi che nelle precedenti edizioni hanno sempre dimostrato un affetto straordinario nei confronti di questi atleti.

L’ufficialità dell’assegnazione a Biella dovrebbe arrivare fra una decina di giorni, quando la delegazione italiana sarà rientrata da Los Angeles dove, dal 25 luglio al 2 agosto, si svolgeranno i giochi mondiali Special Olympics. Tre gli atleti speciali biellesi che prenderanno parte all’evento, più i due normodotati del calcio unificato e gli accompagnatori. Si tratta di Simone Perona (mezza maratona), Andrea Seffusatti (nuoto 1500 m e 800 m), Nabil Naim e i partner del calcio unificato Hamsa Rhiane e Martino Cremonte, dei tecnici Davide Crispo, Roberto Sellone, Fulvia Tiboldo e del coordinatore Charlie Cremonte.

Matteo Lusiani

BIELLA - Sta per tornare in città uno degli eventi più amati dai biellesi. L’assegnazione  dei giochi Special Olympics Italia è ad un passo. Dopo  Biella 2008 e Biella 2012, dunque, ci sarà anche Biella 2016. La città tornerà a colorarsi di rosso e a riempirsi dei volti sorridenti e orgogliosi dei ragazzi con disabilità intellettiva che parteciperanno alle gare.

L’accordo di massima prevede di dividersi le undici discipline Special Olympics con una città umbra e avere due sedi dei giochi. Del resto negli ultimi quattro anni il movimento ha quasi raddoppiato le sue dimensioni. Oggi gli atleti in Italia sono quasi il doppio rispetto a quattro anni fa e organizzare degli Special Olympics a undici discipline (come successe a Biella quattro anni fa, che ebbe anche cinque discipline sperimentali) significa coinvolgere 3000 atleti e alloggiare oltre 8000 persone.

Ci ha provato Torino,  dando in mano l’organizzazione proprio a Charlie Cremonte, coordinatore regionale del movimento e organizzatore dei giochi biellesi. Tra lo scorso inverno e la scorsa primavera i contatti sono stati serrati e gli incontri molteplici. Ma alla fine si sono risolti in un nulla di fatto. Per la gioia dei biellesi che nelle precedenti edizioni hanno sempre dimostrato un affetto straordinario nei confronti di questi atleti.

L’ufficialità dell’assegnazione a Biella dovrebbe arrivare fra una decina di giorni, quando la delegazione italiana sarà rientrata da Los Angeles dove, dal 25 luglio al 2 agosto, si svolgeranno i giochi mondiali Special Olympics. Tre gli atleti speciali biellesi che prenderanno parte all’evento, più i due normodotati del calcio unificato e gli accompagnatori. Si tratta di Simone Perona (mezza maratona), Andrea Seffusatti (nuoto 1500 m e 800 m), Nabil Naim e i partner del calcio unificato Hamsa Rhiane e Martino Cremonte, dei tecnici Davide Crispo, Roberto Sellone, Fulvia Tiboldo e del coordinatore Charlie Cremonte.

Matteo Lusiani

 

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