Special Olympics: «Non è un addio ma solamente un arrivederci»

Special Olympics: «Non è un addio ma solamente un arrivederci»
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BIELLA - A fatica, venerdì sera durante la cerimonia di chiusura, si riusciva a trovare un’immagine simbolo adatta a ricordare i Giochi Nazionali Estivi, che non portasse con sé la nostalgia tipica delle conclusioni. Sulle note del musical Grease però, tra la nube di zanzare e la luce soffusa proveniente dal palco, due atleti ballavano tra di loro in modo impeccabile proponendo un “siparietto” difficile da descrivere a parole. Di questi siparietti, sul manto erboso dello stadio La Marmora-Pozzo, se ne potevano scorgere a decine. Volontari, atleti, famigliari, giornalisti, organizzatori: tutti quanti, ognuno a loro modo, condividevano un ballo, le impressioni sulla settimana trascorsa o semplicemente qualche battuta. 
In quel momento, la performance con cui è iniziata la cerimonia di chiusura ha preso una forma più concreta. Il telo intrecciato martedì sera, è stato “sciolto” come segno di restituzione alla cittadinanza dell’esperienza di questa settimana di gare. Proprio questa “condivisione”, è l’elemento che non corre via con la torcia olimpica che lascia lo stadio in direzione Bardonecchia (sede dei prossimi Giochi Invernali Special Olympics), ma rimane qui a Biella, come patrimonio di coloro che hanno sperimentato la forza di Special.
La serata, presentata da Gigi Piana e dal giornalista Cristian Gatti, si è aperta con la musica del gruppo i “Sonoria” dell’artista Riccardo Ruggeri. I discorsi delle autorità e degli organizzatori hanno preceduto il momento più significativo: la consegna della bandiera bianca di Special Olympics all’assessora Helga Bracali del comune di Montecatini (sede dei prossimi Giochi Nazionali Estivi) e il trasferimento della fiamma olimpica dal braciere alla torcia olimpica, passata dalle mani del 14enne Andrea Spezzano (l’atleta più giovane dell’Asad Biella) a Chiara Rossetti, assessore alla Cultura di Bardonecchia, fino all’atleta piemontese Davide Raffa, che ha iniziato la corsa simbolica verso la città torinese. La musica dei Time Travel, ha chiuso la serata e i Giochi Nazionali Estivi.
1500 atleti, 1000 volontari, 670 adesioni al programma salute, 4 università coinvolte, 103 volontari al giorno sono solo alcuni dei numeri di questa edizione dei Giochi Nazionali. 
Charlie Cremonte, presidente regionale di Special Olympics, ha sottolineato come non sia stato facile «gestire 1500 persone che si muovono per Biella, ma grazie a tutti coloro che hanno collaborato è stata una settimana fantastica. Anche sotto l’aspetto del tempo: l’assenza della pioggia, è un altro record di questi giorni. Rimarrà, per tantissimi anni, un fantastico ricordo per Biella». Anche l’assessore regionale Giovanni Maria Ferraris non ha nascosto la sua soddisfazione: «Tutti voi, siete l’orgoglio di un Piemonte aperto e libero che vince con l’amore e lo sport».  Infine, il sindaco di Biella Marco Cavicchioli ha assicurato: «Quello di stasera non è un addio, ma solamente un arrivederci».
Si concludono così i XXXIII Giochi Nazionali Estivi 2017, una settimana di gare in cui Biella e buona parte della sua cittadinanza si è messa in gioco per far sì che questa esperienza riuscisse nel migliore dei modi. Un mettersi in gioco che passa dai giovani, ai pensionati, agli organizzatori, ancora ieri al lavoro per ripulire lo stadio. 
Charlie Cremonte che improvvisa una performance canora sulle note dei Nomadi, in fondo, non è nient’altro che la dimostrazione di quanto è successo nei mesi di organizzazione e soprattutto in questa settimana di gare: chi ha avuto il coraggio di mettersi in gioco, anche se ha stonato qualche nota, non può che essere uscito “vincitore” da questa esperienza.

Luca Rondi

Nella foto un momento di gioco di flag rugby, novità assoluta dei Giochi nazionali estivi di Biella

BIELLA - A fatica, venerdì sera durante la cerimonia di chiusura, si riusciva a trovare un’immagine simbolo adatta a ricordare i Giochi Nazionali Estivi, che non portasse con sé la nostalgia tipica delle conclusioni. Sulle note del musical Grease però, tra la nube di zanzare e la luce soffusa proveniente dal palco, due atleti ballavano tra di loro in modo impeccabile proponendo un “siparietto” difficile da descrivere a parole. Di questi siparietti, sul manto erboso dello stadio La Marmora-Pozzo, se ne potevano scorgere a decine. Volontari, atleti, famigliari, giornalisti, organizzatori: tutti quanti, ognuno a loro modo, condividevano un ballo, le impressioni sulla settimana trascorsa o semplicemente qualche battuta. 
In quel momento, la performance con cui è iniziata la cerimonia di chiusura ha preso una forma più concreta. Il telo intrecciato martedì sera, è stato “sciolto” come segno di restituzione alla cittadinanza dell’esperienza di questa settimana di gare. Proprio questa “condivisione”, è l’elemento che non corre via con la torcia olimpica che lascia lo stadio in direzione Bardonecchia (sede dei prossimi Giochi Invernali Special Olympics), ma rimane qui a Biella, come patrimonio di coloro che hanno sperimentato la forza di Special.
La serata, presentata da Gigi Piana e dal giornalista Cristian Gatti, si è aperta con la musica del gruppo i “Sonoria” dell’artista Riccardo Ruggeri. I discorsi delle autorità e degli organizzatori hanno preceduto il momento più significativo: la consegna della bandiera bianca di Special Olympics all’assessora Helga Bracali del comune di Montecatini (sede dei prossimi Giochi Nazionali Estivi) e il trasferimento della fiamma olimpica dal braciere alla torcia olimpica, passata dalle mani del 14enne Andrea Spezzano (l’atleta più giovane dell’Asad Biella) a Chiara Rossetti, assessore alla Cultura di Bardonecchia, fino all’atleta piemontese Davide Raffa, che ha iniziato la corsa simbolica verso la città torinese. La musica dei Time Travel, ha chiuso la serata e i Giochi Nazionali Estivi.
1500 atleti, 1000 volontari, 670 adesioni al programma salute, 4 università coinvolte, 103 volontari al giorno sono solo alcuni dei numeri di questa edizione dei Giochi Nazionali. 
Charlie Cremonte, presidente regionale di Special Olympics, ha sottolineato come non sia stato facile «gestire 1500 persone che si muovono per Biella, ma grazie a tutti coloro che hanno collaborato è stata una settimana fantastica. Anche sotto l’aspetto del tempo: l’assenza della pioggia, è un altro record di questi giorni. Rimarrà, per tantissimi anni, un fantastico ricordo per Biella». Anche l’assessore regionale Giovanni Maria Ferraris non ha nascosto la sua soddisfazione: «Tutti voi, siete l’orgoglio di un Piemonte aperto e libero che vince con l’amore e lo sport».  Infine, il sindaco di Biella Marco Cavicchioli ha assicurato: «Quello di stasera non è un addio, ma solamente un arrivederci».
Si concludono così i XXXIII Giochi Nazionali Estivi 2017, una settimana di gare in cui Biella e buona parte della sua cittadinanza si è messa in gioco per far sì che questa esperienza riuscisse nel migliore dei modi. Un mettersi in gioco che passa dai giovani, ai pensionati, agli organizzatori, ancora ieri al lavoro per ripulire lo stadio. 
Charlie Cremonte che improvvisa una performance canora sulle note dei Nomadi, in fondo, non è nient’altro che la dimostrazione di quanto è successo nei mesi di organizzazione e soprattutto in questa settimana di gare: chi ha avuto il coraggio di mettersi in gioco, anche se ha stonato qualche nota, non può che essere uscito “vincitore” da questa esperienza.

Luca Rondi

Nella foto un momento di gioco di flag rugby, novità assoluta dei Giochi nazionali estivi di Biella

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