Serra Bike 2012, vince Salazar

Serra Bike 2012, vince Salazar
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Il cielo non è stato clemente con la “Hubi hard marathon”: tra la pioggia e il fango, questa ottava edizione della Serrabike ha perso un buon numero di partenti, molto pubblico e perfino una decina di km (tagliati per la pericolosità). Alla fine sono stati in 456 a partire da Viverone,  il primo a fare ritorno è stato un colombiano, John Botero Salazar, che si è aggiudicato così la corsa biellese e la prima prova del Marathon tour.

La gara. Dopo pochi chilometri si forma un gruppetto di testa con i due colombiani Botero e il compagno Jamie Chia Amaya (Torrevilla), il finlandese Jukka Vastaranta (Trek Cingolani), il russo Alexey Medvedev (Elettroveneta-Corratec) in maglia da Campione europeo, Johannes Schweiggl insieme al compagno Johann Pallhuber (Silmax), fratello di Hubi. Al loro inseguimento si lancia il friulano under 23 Luca Braidot (Forestale), attualmente in testa agli Internazionali d'Italia, che riesce a rientrare sul battistrada. Mirko Celestino, già vittima di una caduta nelle prime battute, è rallentato anche da un problema tecnico che lo farà giungere al gpm con 7’ (terminerà 20° a oltre 17’). Sul Mombarone transitano per primi Botero e il sorprendente Braidot: i due riescono a mantenere circa un minuto di margine sugli avversari fino al finale. Solo nell’ultimo chilometro il colombiano allunga sul rivale arrivando a Viverone a braccia alzate. Braidot giunge 10” dopo, mentre il finlandese Vastaranta vince la volata per il terzo posto con Schweiggl e Medvedev.
Marco Colombo (Die Hard) è il primatista del percorso Classic, mentre tra le donne la vittoria va a Sara De Leo (Cicli Lucchini).
La sfida di Hubi. Solo un atleta Master è riuscito a precedere l’ex campione del mondo Pallhuber, testimonial della corsa, che era stato coinvolto dagli organizzatori nella sfida: una bottiglia di vino a tutti gli amatori che arrivano davanti a lui. Delle trenta etichette con la scritta “Sono arrivato davanti a Hubi” solo una è stata assegnata, a Marco Minucci.
 
Le dichiarazioni. Le aspettative sono state mantenute: è stata una gara di alta caratura tecnica e una grande battaglia. Con qualche neo: «Siamo soddisfatti – commenta Enrico Peretti di Vallelvobike, che con Biella Biking ha organizzato la corsa – di questa prima edizione Marathon della Serrabike. 
«Peccato però che non si è potuto apprezzare il tracciato, visto il taglio di una decina di km. Ci aspettavamo anche più iscritti, purtroppo da un lato i molti giorni di pioggia, dall’altro le vicende dell’Udace ci hanno tolto molti partenti».
Ancora in stallo, infatti, la querelle tra Udace, Acsi e Coni, una situazione che penalizza non solo molti ciclisti che non vorrebbero altro che poter correre lasciandosi passare queste liti sopra la testa, ma anche gli organizzatori: «Abbiamo sottoscritto un’assicurazione apposita – continua Peretti – da regalare ai tesserati Udace che ne erano sprovvisti, ma tra il 2011 e il 2012 abbiamo perso quasi 200 partenti per questi problemi».
Un peccato, che non va ad intaccare una corsa comunque riuscita e che sarà riproposta: «Quello tra Serrabike e Hubi Pallhuber è stato un matrimonio bagnato, speriamo che sia anche fortunato.
Abbiamo tutta l’intenzione di continuare questa partnership».
Matteo Lusiani

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