Pugilato, Simone Bagatin d'argento agli Assoluti nei 56 kg

Pugilato, Simone Bagatin d'argento agli Assoluti nei 56 kg
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Come sempre accade con la medaglia d’argento, si rimane sempre indecisi tra l’impresa e il rammarico. L’oro ai Campionati italiani assoluti Elite era a un passo per il biellese Simone Bagatin. Ma è andato al grande favorito della vigilia Alessio Di Savino, che giunge così al suo settimo titolo italiano. Una disparità di esperienza e blasone che sul ring non si è vista: 27-30 è stato il risultato secondo ogni giudice a favore del romano, che sale sul gradino più alto del podio con un verdetto che non rispecchia del tutto quanto visto sul quadrato.
Tra impresa e rammarico, però, prevale la prima. A Galliate Bagatin ha compiuto un percorso straordinario che lo ha portato a migliorare il bronzo dello scorso anno e confermarsi nell’Elite della boxe italiana nella categoria 56 kg: ha battuto per 3-0  Daniele Nucci e Abdel Halim Boufrakech, per poi vincere 2-1 la semifinale con Luca Rigoldi e arrendersi solo in finale: «Dopo un primo match un po’ legato - commenta il suo tecnico Roberto Scaglione, della Boxing club Biella -, Simone ha combattuto due grandi incontri ai quarti e in semifinale, e ha dimostrato di non essere inferiore ad un atleta dell’Esercito in finale».
 
Il match. Di Savino si muove molto, cerca di portare molti tanti  con una tattica mordi e fuggi che toglie a Bagatin la possibilità di far valere le sue caratteristiche. Il biellese è più preciso e piazza colpi più potenti. Ma ne assesta meno: «Ripensando al match - spiega il pugile di 23 anni - forse avrei dovuto scegliere una tattica diversa e pressarlo di più. Ma lui ha più esperienza e l’ha fatta valere. Rimane un po’ di dispiacere, perché la differenza che lasciava pensare il palmares non si è vista. Lui portava tanti colpi, ma leggeri. Non mi ha mai fatto male e mi ha tirato anche due testate. Io invece cercavo il colpo forte, preciso». Sul giudizio di 3-0: «Non so, dovrei rivedere l’incontro. Pensavo di aver vinto la seconda ripresa, questa perlomeno è stata la mia sensazione dal ring».
Ora dovrebbe arrivare una chiamata in Nazionale per un nuovo stage ad Assisi, a gennaio: «Ma non so se potrò partecipare. Ho anche un lavoro. Anzi, devo sempre ringraziare anche la mia ditta che mi permette di assentarmi».
Matteo Lusiani

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