Pozzo è tricolore, la sua settima meraviglia

Pozzo è tricolore, la sua settima meraviglia
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Nel dream team composto dalle leggende della ginnastica italiana c’è anche lui, il 35enne Enrico Pozzo da Cavaglià. A Torino, proprio sabato pomeriggio, poco prima che i tifosi del basket azzurro, nel vicino palaAlpitour, versassero lacrime amare per la sconfitta al supplementare (78-84) dell’Italia esclusa dai Giochi di Rio dalla Croazia, in un palaRuffini reso rovente dal caldo, il campione biellese ha trionfato per la settima volta nei Campionati italiani Assoluti di Ginnastica Artistica Maschile con un punteggio di 83.150, non altissimo, ma in questa particolare occasione contavano di più classe ed esperienza per saper gestire una gara difficile e anomala che certo non lo vedeva tra i favoriti per via dell’età sua e soprattutto dei rivali diretti. La settima meraviglia invece gli consente di superare nell’albo d’oro i sei titoli di Jury Chechi (dall’89 al 93 e nel 1995), fermandosi a un passo dal recordman Guido Figone, mattatore dal 1948 al 1955. Piazza d’onore e terzo posto se li sono spartiti Paolo Principi (82.850) e Tommaso De Vecchis (82.600), superati da Pozzo all’ultimo attrezzo, dove solo il tre volte olimpico ha saputo gestire la pressione e la stanchezza accumulate in una rotazione troppo veloce per recuperare le forze a dovere, per di più nell’ultima gara stagionale. Ottavo posto per l’altro biellese Davide Odomaro, promettente delfino di Pozzo alla Libertas Vercelli e già nel giro azzurro juniores; per lui anche quattro finali di specialità ieri e la soddisfazione del bronzo al cavallo con maniglie dove Alberto Busnari ha centrato il titolo numero 18. Soltanto 7° il campione uscente Ludovico Edalli con 81.350 che ad agosto, a Rio, parteciperà alla sua prima Olimpiade, ad oggi non con buone prospettive, purtroppo per lui e per l’Italia. Che come squadra non ci sarà. Se nella gestione del gruppo azzurro non fossero stati commessi gravi errori nell’ultimo quadriennio oggi, forse, Pozzo, e probabilmente l’Italia, si starebbero preparando per l’Olimpiade brasiliana. Questo titolo però, non gli ridarà i Giochi, ma toglie al neo campione italiano all-around un fastidioso sassolino dalla scarpa (fuori dalla palestra) dopo quel titolo perso nel 2013 all’ultimo attrezzo che scatenò un mare di polemiche per l’operato di una giuria non proprio inappuntabile nell’occasione.
Gabriele Pinna

Leggi di più sull'Eco di Biella di lunedì 11 luglio 2016

Nel dream team composto dalle leggende della ginnastica italiana c’è anche lui, il 35enne Enrico Pozzo da Cavaglià. A Torino, proprio sabato pomeriggio, poco prima che i tifosi del basket azzurro, nel vicino palaAlpitour, versassero lacrime amare per la sconfitta al supplementare (78-84) dell’Italia esclusa dai Giochi di Rio dalla Croazia, in un palaRuffini reso rovente dal caldo, il campione biellese ha trionfato per la settima volta nei Campionati italiani Assoluti di Ginnastica Artistica Maschile con un punteggio di 83.150, non altissimo, ma in questa particolare occasione contavano di più classe ed esperienza per saper gestire una gara difficile e anomala che certo non lo vedeva tra i favoriti per via dell’età sua e soprattutto dei rivali diretti. La settima meraviglia invece gli consente di superare nell’albo d’oro i sei titoli di Jury Chechi (dall’89 al 93 e nel 1995), fermandosi a un passo dal recordman Guido Figone, mattatore dal 1948 al 1955. Piazza d’onore e terzo posto se li sono spartiti Paolo Principi (82.850) e Tommaso De Vecchis (82.600), superati da Pozzo all’ultimo attrezzo, dove solo il tre volte olimpico ha saputo gestire la pressione e la stanchezza accumulate in una rotazione troppo veloce per recuperare le forze a dovere, per di più nell’ultima gara stagionale. Ottavo posto per l’altro biellese Davide Odomaro, promettente delfino di Pozzo alla Libertas Vercelli e già nel giro azzurro juniores; per lui anche quattro finali di specialità ieri e la soddisfazione del bronzo al cavallo con maniglie dove Alberto Busnari ha centrato il titolo numero 18. Soltanto 7° il campione uscente Ludovico Edalli con 81.350 che ad agosto, a Rio, parteciperà alla sua prima Olimpiade, ad oggi non con buone prospettive, purtroppo per lui e per l’Italia. Che come squadra non ci sarà. Se nella gestione del gruppo azzurro non fossero stati commessi gravi errori nell’ultimo quadriennio oggi, forse, Pozzo, e probabilmente l’Italia, si starebbero preparando per l’Olimpiade brasiliana. Questo titolo però, non gli ridarà i Giochi, ma toglie al neo campione italiano all-around un fastidioso sassolino dalla scarpa (fuori dalla palestra) dopo quel titolo perso nel 2013 all’ultimo attrezzo che scatenò un mare di polemiche per l’operato di una giuria non proprio inappuntabile nell’occasione.
Gabriele Pinna

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