Pozzecco da libro cuore: «Accogliete con calore Soragna, lui vi vuole bene»

Pozzecco da libro cuore: «Accogliete con calore Soragna, lui vi vuole bene»
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Gianmarco Pozzecco e Matteo Soragna sono amici da una vita (cestistica) che li ha visti perfino compagni di stanza nell’ultima  Nazionale vincente, fino allo speciale  rapporto odierno tra coach e giocatore.

Così non c’è da stupirsi se il ritorno a Biella del Teo è sentito in modo particolare da un amico, prima che da un coach, che si preoccupa di sondare il terreno in vista del ritorno a casa da ex di un suo giocatore: «Premetto una cosa, forse la mia è una preoccupazione assolutamente immotivata - spiega il Poz - ma mi sento di chiedere agli amici di Biella di riservare a Matteo una bella accoglienza, perchè so per certo che lui ha Biella nel cuore, come io ho nel cuore Varese. A Biella sono sempre stato accolto con calore, ci torno sempre con molto piacere e mi permetto di chiedere questo favore, non per me, ripeto, ma per Matteo che è parte della storia della vostra società. Otto anni sono una vita cestistica».

  Perchè questo timore coach?
«La retrocessione dell’anno scorso può pesare sul giudizio di qualche tifoso, ma ripeto sarebbe un peccato macchiare una storia, quella tra Angelico e Soragna, che anche vista da fuori è cestisticamente importante in assoluto e va oltre l’ultima sfortunata stagione. Ripeto, Matteo si sente biellese come io mi sento varesino o di Capo d’Orlando ora, sarebbe brutto non fosse ricambiato o ignorato, tutto qui. Ma in fondo so che il pubblico di Biella saprà distinguersi come sempre in meglio. È giusto che venga accolto come merita e che la gente si emozioni. Lo sport in fondo è fatto di emozioni» Poi, sia chiaro, in campo ognuno farà di tutto per vincere la partita, ma questa è altra storia».

In campo che partita sarà?
«Dura, noi non siamo quelli dell’andata e siamo in un buon momento, ma a Biella vincere è dura per tutti. E poi per me Fabio Corbani è già oggi l’allenatore dell’anno per quello che sta facendo con il suo gruppo».

E Soragna? Tocca a lui: «È normale che per me non sarà una gara come tutte le altre - racconta l’ala dell’Upea -. A Biella ho passato anni meravigliosi, gran parte della mia carriera si è svolta lì. È la seconda volta che torno con una canotta diversa da quella dell’Angelico, era già successo con Treviso ed è stato emozionante ricevere gli applausi del pubblico. Ho proprio voglia di rivivere queste sensazioni e ritrovare la gente per cui ho giocato tanto tempo. Sono legato alla città e al pubblico, tornare lì sarà per me sempre un piacere enorme».
 All’andata i rossoblu sorpresero i paladini al PalaFantozzi, Teo Soragna ricorda così la gara: «Rispetto alla gara dell’andata, adesso la situazione è diversa. Noi eravamo senza Mays e Basile, si scivolava tanto e la loro intensità difensiva si dimostrò adatta a quella situazione. In ogni caso sono una buona squadra e in casa sono difficili da battere, andremo lì e ce la giocheremo così come in ogni palazzetto».
Gabriele Pinna
Twitter @gabrielepinna

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