Pallacanestro Biella rinnova l'investimento sul settore giovanile

Pallacanestro Biella rinnova l'investimento sul settore giovanile
Pubblicato:
Aggiornato:

Che significato dobbiamo dare agli ultimi acquisti per il settore giovanile?
«Significa che il nostro progetto continua, e per certi versi si rilancia. Pallacanestro Biella ha sempre dichiarato di puntare sui giovani ed anche i volti nuovi entrati in società l’anno scorso hanno preso coscienza che investire sui giovani è importante. Questa  è solo la prima fase, il reclutamento, perché nelle annate ’95 e ’96 non avevamo investito molto finora.  Ma adesso arriva il difficile, ovvero far crescere questi ragazzi».

Il primo giocatore di alto livello uscito dal settore giovanile rossoblu è stato Tommaso Raspino, che il prossimo anno giocherà in Serie A così come Marco Laganà, altro ragazzo cresciuto in casa. Che effetto le fa?
«Ho sentimenti opposti. Da un lato mi sarebbe piaciuto continuare a vederli giocare con la maglia dell’Angelico, dall’altro è bello vederli spiccare un salto verso una categoria che si meritano. Ci arrivano in momenti diversi della loro carriera: Raspino è al massimo della sua maturazione, mentre Laganà è ancora in fase di crescita».

A Biella, invece, sono rimasti Lombardi e De Vico. Il primo il prossimo anno giocherà  come ala piccola, mentre ultimamente lo avevamo visto giocare più come ala grande.  Come vede questa evoluzione?
«In passato aveva giocato spesso in quel ruolo. La sua Under 19 che arrivò alle semifinali nazionali da imbattuta aveva Magarity e Stassi come coppia di lunghi e lui giocava più esterno. In questa posizione può diventare un giocatore da Nazionale.  Spesso si fa coincidere il ruolo con la fase d’attacco, ma conta molto anche la difesa. Erik può marcare senza problemi gli esterni avversari, nei playoff contro Torino difendeva addirittura sul playmaker. In attacco deve migliorare al tiro, è vero, ma partendo dall’esterno può essere ancora più immarcabile».

Niccolò De Vico, invece, è l’ultimo prodotto del  vivaio biellese. Ora sta disputando gli Europei Under 20 assieme al ceco Prokop Slanina, altro biellese.
«È sempre una bella emozione vedere i nostri ragazzi andare in Nazionale. Anzi, domani parto per Creta, dove assisterò ad alcune partite dell’Europeo. Se non ci fossero stati loro forse sarei andato a vedere qualche altra manifestazione».

In questi giorni sono stati accostati a Biella molti giovani, dal ’92 Saccaggi, ai ’95 Laquintana e Basile, fino al ’97 La Torre. Ci dà un suo parere su questi giocatori, al di là del mercato?
«Laquintana è uno dei più importanti Under 20 in Italia, come dimostrano le partite che sta giocando all’Europeo. Saccaggi e Basile hanno fatto bene l’anno scorso. La Torre è un giocatore potenzialmente incredibile, può diventare uno dei dieci migliori giocatori europei della sua annata. È alto più di due metri ma può fare il play, per certi versi mi ricorda Gallinari quando aveva la sua età. Ma oggi è ancora un bambino, ha ancora molto da dimostrare».
Matteo Lusiani

Seguici sui nostri canali