Tabellone principale di un Grande Slam, Stade Roland Garros, Misha Zverev. Basterebbero queste tre “coordinate” per descrivere il risultato raggiunto da Stefano Napolitano sulla terra rossa di Parigi. Il talento biellese, ha conquistato un posto nel tabellone principale del Roland Garros, grazie a una settimana perfetta, coronata dalla vittoria di giovedì contro il kazako Bublik. È pronto a scendere in campo nella giornata di lunedì, contro il numero 33 al mondo Misha Zverev (fratello del “gioiellino” Alexander, fresco vincitore degli Internazionali di Roma) con sulla pelle l’emozione della prima volta, ma anche la consapevolezza di «avere le armi per potersela giocare al meglio».
Stefano, quante volte si è ripetuto nella mente “Roland Garros”, prima di capire che non stava vivendo un sogno?
«Giovedì sera ci ho pensato un bel po’ di volte. Durante il giorno ho avuto poco tempo perché mi sono concentrato sul recupero per arrivare al primo turno nel migliore dei modi. Alla sera mi son goduto il momento: è un’emozione grandissima giocare il primo turno, soprattutto dopo un torneo di qualificazioni molto difficile».
Nel giro di due settimane, primo turno di un Masters 1000 e di un Grande Slam. “Prime volte” preziose per crescere…
«L’essermi guadagnato sul campo l’opportunità di giocare queste sfide è la cosa più importante: sono state partite, sia a Roma che a Parigi, molto toste. Dare continuità ad esperienze come queste, è sicuramente più efficace del singolo exploit. Continuerò a prendere il più possibile, imparando tutto quello che posso, con la consapevolezza però che posso giocarmela con tutti».
Luca Rondi
Leggi tutta l'intervista sull'Eco di Biella di sabato 27 maggio 2017
Tabellone principale di un Grande Slam, Stade Roland Garros, Misha Zverev. Basterebbero queste tre “coordinate” per descrivere il risultato raggiunto da Stefano Napolitano sulla terra rossa di Parigi. Il talento biellese, ha conquistato un posto nel tabellone principale del Roland Garros, grazie a una settimana perfetta, coronata dalla vittoria di giovedì contro il kazako Bublik. È pronto a scendere in campo nella giornata di lunedì, contro il numero 33 al mondo Misha Zverev (fratello del “gioiellino” Alexander, fresco vincitore degli Internazionali di Roma) con sulla pelle l’emozione della prima volta, ma anche la consapevolezza di «avere le armi per potersela giocare al meglio».
Stefano, quante volte si è ripetuto nella mente “Roland Garros”, prima di capire che non stava vivendo un sogno?
«Giovedì sera ci ho pensato un bel po’ di volte. Durante il giorno ho avuto poco tempo perché mi sono concentrato sul recupero per arrivare al primo turno nel migliore dei modi. Alla sera mi son goduto il momento: è un’emozione grandissima giocare il primo turno, soprattutto dopo un torneo di qualificazioni molto difficile».
Nel giro di due settimane, primo turno di un Masters 1000 e di un Grande Slam. “Prime volte” preziose per crescere…
«L’essermi guadagnato sul campo l’opportunità di giocare queste sfide è la cosa più importante: sono state partite, sia a Roma che a Parigi, molto toste. Dare continuità ad esperienze come queste, è sicuramente più efficace del singolo exploit. Continuerò a prendere il più possibile, imparando tutto quello che posso, con la consapevolezza però che posso giocarmela con tutti».
Luca Rondi
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