Mine non molla mai

Mine non molla mai
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(16 dic) Il ginocchio va meglio. Il dolore che aveva gettato Nicola Minessi un po’ nello sconforto, anche perchè non proveniente dalla gamba già nota per qualche acciacco, si sta lentamente affievolendo. Minessi ha ripreso ad allenarsi sostenuto dal preparatore atletico Gigi Talamanca, ma senza forzare. «Sto ricominciando a lavorare, ma devo farlo lentamente. Ho una gran voglia di recuperare, ma sono consapevole che prima devo rinforzare il ginocchio e poi riavvicinarmi con pazienza al campo». Sta lottando “Mine”. A 36 anni ha una voglia matta di assaporare il parquet della Serie A inseguito per l’intera carriera. Il ginocchio va meglio. Il dolore che aveva gettato Nicola Minessi un po’ nello sconforto, anche perchè non proveniente dalla gamba già nota per qualche acciacco, si sta lentamente affievolendo. Minessi ha ripreso ad allenarsi sostenuto dal preparatore atletico Gigi Talamanca, ma senza forzare. «Sto ricominciando a lavorare, ma devo farlo lentamente. Ho una gran voglia di recuperare, ma sono consapevole che prima devo rinforzare il ginocchio e poi riavvicinarmi con pazienza al campo». Sta lottando “Mine”. A 36 anni ha una voglia matta di assaporare il parquet della Serie A inseguito per l’intera carriera. La gente rossoblu è con lui, ma ci vorrà ancora un po’ di tempo, scelte tecniche a parte.
Minessi, la tempesta sembra passata, ma resta il mare un po’ agitato, anche se il dolore al ginocchio è cosa nota...
«Il dolore lo conosco bene e ci ho sempre convissuto. Ma stavolta il ginocchio a far male è l’altro. Ho fatto notevoli miglioramenti, ma prima di incorrere in una ricaduta, preferisco prendermi il tempo necessario, tanto più che posso permettermelo visto che non sono un giocatore fondamentale».
Non si butti a terra. A Biella tutto il pubblico non vede l’ora di vederla qualche minuto in campo, non crede?
«Se è per questo il primo che ha una voglia pazza di debuttare sono io stesso. Il “Canc” non parte con pregiudizi, come è successo nel precampionato: a fronte di una condizione di salute che mi permetteva di allenarmi con continuità, mi ha fatto giocare qualche minuto quando lo ha ritenuto necessario. Ho passato lo sconforto, debuttare resta il sogno della mia vita, non devo solo avere fretta».
Quest’Angelico vista dall’esterno come le sembra?
«La squadra sta facendo molto bene. Credo che trovarci a cinque vinte su nove a questo punto, all’inizio di stagione potesse venire considerato un ottimo traguardo. Il gruppo è ottimo, i giovani hanno “fame” e voglia di fare. Stiamo andando bene, l’obiettivo è quello di conservare questa mentalità anche nelle sconfitte».
Qualcuno sostiene che la squadra sia un po’ corta. Che idea si è fatto in proposito?
«Non sta a me dirlo. Posso dire invece che grandi problemi con otto rotazioni non ne abbiamo avuti e che l’allenatore è molto bravo ad inventarsi soluzioni con i giocatori che ha a disposizione».
Fabrizio Ceria
16 dicembre 2010

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