“È bello tornare di nuovo in finale… avanti domani. Grazie per tutto il vostro supporto e per tutti i messaggi di questa settimana” aveva scritto ieri sui suoi profili social l’ex numero uno del mondo Andy Murray, alla vigilia della finale del Challenger Biella 1 al Palapajetta di Biella.

Per l’ex numero uno del mondo sconfitta inattesa contro Marchenko
Solo che per Murray, uno dei fab four dell’ultimo ventennio, con Federer, Nadal e Djokovic, non è andata come da pronostico. Murray, attuale numero 125 del mondo, in risalita dopo il calvario dell’intervento alle anche che l’ha tenuto negli ultimi anni ai margini del tennis mondiale, si è trovato di fronte un tennista esperto, l’ucraino Illja Marčenko, 33 anni, che lo ha dominato per lunghi tratti dell’incontro, finito in soli due set 6-2 6-4, in cui il punteggio non è mai stato in discussione.
Per Murray comunque – costretto a rinunciare agli Australian Open per la positività al Covid nelle scorse settimane – un buon banco di prova per ritornare ai livelli che gli spettano. Lo scozzese ha collezionato in carriera due medaglie d’oro alle olimpiadi e 46 tornei professionistici tra cui due Wimbledon e un Us Open.