L'Angelico si ferma dopo una grande stagione, in semifinale ci va Casale
L’Angelico dice addio ai playoff perdendo 76-80 gara 4. Va avanti Casale, affronterà Agrigento che ha eliminato a sorpresa la Verona di Alessandro Ramagli. Va avanti grazie ad un grande secondo tempo nel quale riesce a scannerizzare i punti deboli della difesa biellese e colpire sempre là dove i cambi sistematici concedevano i mismatch e dove l’Angelico, dopo tre partite dominate a rimbalzo, non è riuscita a fare meglio che un misero 28-43. Si poteva vincere? Non regalando 15 rimbalzi in più a Casale e con un Raymond da 5/18 dal campo. Resta comunque una grande stagione, chiusa ai quarti di playoff dopo un’EuroChallenge da protagonisti e sottolineata dagli applausi della Barlera a fine partita.
Le due squadre si tengono in tasca la zona per una quindicina di minuti e giocano a viso aperto. Biella con i cambi sistematici che nel primo tempo funzionano bene sugli esterni. Martinoni mette in difficoltà la difesa rossoblu nei primi minuti, ma l’ingresso di Lombardi apre la partita in due: tripla dall’angolo, canestro dalla media e un’altra bomba, prima di trascinare l’Angelico anche nel parziale che chiude il primo quarto facendo saltare Samuels e mettendo i due liberi. Dopo 10’ è 27-19 con un 8-0 a chiudere il parziale.
Al 12’ è ancora +8 (31-23) con il sottomano di Danna che trasforma in oro il secondo assist fantascientifico di un Raymond più bravo a innescare i compagni che a concludere (alla fine del primo tempo avrà 1/9 al tiro e 4 assist). Ma Biella si spegne. Con Lombardi e Johnson in panchina, i migliori del primo quarto, subisce un parziale di 11-0 firmato quasi esclusivamente dall’indiavolato Samuels che con 9 punti in 3’ rimette in partita la Novipiù (31-34 al 26’). Ad arrestare l’emorragia è De Vico con due triple negli ultimi minuti. Al riposo si va sul 37-39 con il tecnico assegnato a Corbani a tempo scaduto per una più che garbata protesta su un fallo i Casale sull’ultimo possesso (altri, sull’altra metà del campo si erano resi protagonisti di proteste ben più plateali eppure tollerate). Biella paga soprattutto i troppi rimbalzi concessi: 24 a 14 dopo un tempo con 8 rimbalzi offensivi della Junior.
La ripresa inizia con il libero di Blizzard per il tecnico a Corbani, poi un palleggio arresto e tiro di Blizzard e una tripla di Martinoni. Scivolano così quasi 4’ senza che Biella trovi il canestro. È troppo. Corbani chiama time out, ma non cambia la squadra e al rientro è tutto come prima: tripla del +11 di Blizzard (37-48 al 25’). Casale morde alla gola in area pitturata. Ma a rispondere è ancora l’immenso De Vico che con tre bombe rimette sui binari una partita che stava sfuggendo. Il quarto si chiude 53-57 con la bomba in contropiede di Raymond, che era ancora fermo ai due punti del primo quarto.
L’Angelico non riesce più a dare la svolta alla partita. Anche nell’ultimo periodo lo spartito non cambia. Biella non si riavvicina e con i tre liberi di Blizzard per il fallo di Lombardi vola sul +9 (60-69 al 36’). A 1’55” dalla fine è la Novipiù è ancora sul +9. Johnson e Lombardi riaprono la partita (69-74 al 39’), ma la partita si spegne sull’errore di Johnson che getta alle ortiche un contropiede regalato dal bel rimbalzo difensivo di De Vico. Poteva essere il -3, invece sull’azione successiva lo stesso Johnson manda in lunetta Martinoni che rimette 6 punti tra le squadre.
L’ultima possibilità di Biella per portare la serie a gara 5 è sul doppio 1/2 di Marshall dalla lunetta: il tabellone segna76-78, ma il rimbalzo, a 7” dalla fine, è di Martinoni. Finisce 76-80, ma tra gli applausi di un pubblico straordinario.
Alla fine, dopo tante scaramucce tra squadre e tifoserie, è bello sottolineare l’ultimo coro dell’annata, cantato anche dai casalesi, dedicato a Gabriele Fioretti.
Matteo Lusiani