la lettera del manager

L'addio amaro di Marco Atripaldi a Pallacanestro Biella: "Spiace averlo saputo dai giornali"

"A distanza di due anni non posso essere che fiero e orgoglioso di ciò che, per merito di tutte le persone che hanno lavorato nel club, e’ stato fatto pur con errori e sbavature"

L'addio amaro di Marco Atripaldi a Pallacanestro Biella: "Spiace averlo saputo dai giornali"
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E' un addio amaro, ma carico di orgoglio per quanto fatto  negli ultimi due anni, quello del manager di Pallacanestro Biella Marco Atripaldi, che dalla prossima stagione non sarà più ai vertici del club: "Rispetto la legittima scelta di cambiamento fatta dai Soci, mi dispiace solo di averla saputa dagli organi di informazione" scrive in un lungo post su facebook nel quale ripercorre i passaggi dell'ultimo biennio nel Club in cui è cresciuto ha mosso in primi passi trent'anni fa, portandolo ai vertici del basket nazionale.

La lettera di addio di Marco Atripaldi

Quando, oltre due anni fa, sono rientrato in Pallacanestro Biella per volontà del Presidente Antonio Trada e dell’allora suo consigliere Francesco Bianchini, ho presentato un progetto molto semplice per provare a garantire sostenibilità al club: ridurre la spesa su squadra e staff puntando sull’utilizzo dei giovani, aumentare la quota di autofinanziamento attraverso la conquista dei premi previsti per questo da Fip e Lega , dare a Pallacanestro Biella l’identità di laboratorio per la valorizzazione dei giocatori giovani più interessanti cercando di mantenere nel contempo una competitività sufficiente.
A distanza di due anni non posso essere che fiero e orgoglioso di ciò che, per merito di tutte le persone che hanno lavorato nel club, e’ stato fatto pur con errori e sbavature.
Nella prima stagione, con la guida tecnica di Paolino Galbiati ( che oggi, beato lui, vola a Tokyo con la Nazionale) abbiamo vinto il girone di andata, ci siamo qualificati per la final 8 di Coppa Italia e pur in calando saremmo arrivati ai play off, prima che il Covid spegnesse le luci nei palazzetti.
Nella seconda, dopo il salvataggio tutt’altro che scontato dei mesi post Covid, con l’esordiente Iacopo Squarcina in panchina, riducendo ancora e sensibilmente il budget per squadra e staff fino a circa 350 mila euro tutto compreso, al termine di una stagione terribile che non ci ha risparmiato nulla, in termini di problemi, abbiamo raggiunto la salvezza che era l’obbiettivo iniziale.
In questi due anni il Club ha incassato 165 mila euro di premialita, frutto di scelte tecniche difficili e coraggiose sia per chi le ha fatte sia per chi le ha gestite sul campo.
E che Biella sia meta ambita per i giovani di talento credo sia ormai un fatto assodato.
Rispetto la legittima scelta di cambiamento fatta dai Soci, mi dispiace solo di averla saputa dagli organi di informazione. Amen.

Comunque e senza traccia di ipocrisia ringrazio il Presidente e tutti i Soci per avermi consentito di provare a concretizzare idee e convinzioni sul basket e tracciare una strada nuova.
Li ringrazio per tutti i grandi sforzi che hanno fatto e faranno per tenere in vita Pallacanestro Biella e La sua storia
gloriosa: se c’è un momento per dar loro una mano e’ questo.
Biella e un posto speciale per fare basket , qui tutti quelli che arrivano danno il meglio e sono certo che avverrà anche in futuro.
Un ringraziamento speciale agli appassionati e ai tifosi perché ci hanno sempre fatto sentire la loro presenza e il loro affetto, dallo sparuto gruppetto del caffè quotidiano a tutti quelli che un anno fa hanno sottoscritto un abbonamento sul nulla.
Sono arrivato oggettivamente stremato alla fine di questa stagione ma sono un uomo fortunato perché posso lasciare Pallacanestro Biella con i pugni alzati e la gioia nel cuore per una salvezza che vale uno scudetto. Continuerò a seguirla, con passione, da un po’ più lontano.
Un caro saluto e un grande abbraccio a tutti
Marco ❤️

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