La Juventus Primavera di mister Zanchetta vince all'esordio in campionato

La Juventus Primavera di mister Zanchetta vince all'esordio in campionato
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vinovo
Braccia conserte, gambe divaricate, ogni tanto qualche passo avanti e indietro (non molti). E poi quel gesto ad allargare le braccia spazientito che si è visto troppo spesso, sabato, alla prima uscita ufficiale della sua Juventus Primavera. È questo, in sintesi, l’Andrea Zanchetta versione allenatore. Poi c’è la squadra, che ancora non lo rispecchia: «Ci vuole tempo perché i ragazzi assimilino i movimenti», spiega a fine partita. Ma la vittoria per 2-1 sullo Spezia alla prima di campionato, sul campo “Chisola” di Vinovo, di certo non l’ha soddisfatto molto. Troppi errori in disimpagno, troppo fragile la fase difensiva. Si salva la qualità, la sua squadra ne ha da vendere in tutti i ruoli: «Ma se è fine a sé stessa non serve a niente, dobbiamo diventare belli ed efficaci».

La “sua” Juventus  gioca con il 4-3-3. Due centrali difensivi bravi anche ad impostare (soprattutto Curti). Un trequartista come Cevallos schierato davanti alla difesa:  stellina equadoriana del Mondiale Under 20, ma che ancora non è riuscito a prendere in mano la squadra. Il tuttofare Emmanuello (o Slivka) e il fantasista Gerbaudo come mezzali. Esterni rapidi come Domis e il biellese  Ceria e una punta brava con i piedi. Sabato però è stato il trentenne Simone Pepe, aggregato alla Primavera, ad essere decisivo con un assist e un gol: «Abbiamo sbagliato tantissimo - spiega Zanchetta -. È meglio fare le cose semplici bene che tentare le giocare ad effetto. Voglio che la  mia squadra comandi il gioco e diverta, ma  ancora non ci siamo. Abbiamo giocato bene per i primi 20’  fino al gol, poi ci siamo messi a controllare: un atteggiamento non va bene. Cosa dirò alla ripresa degli allenamenti? Che c’è tanto da lavorare, ma dobbiamo crederci. Possiamo solo migliorare».
    
Il biellese in campo. Per noi biellesi è l’erede di Stefano Beltrame, capitano della Primavera 2012/13 inseguito da mezza Serie B, ma probabilmente destinato al Cagliari. Edoardo Ceria, però, gioca più esterno:  Zanchetta lo ha schierato nel secondo tempo  a sinistra, spostando Pepe prima punta. E lui ha risposto con buoni movimenti e due  cross per Pepe. «È un  giocatore bravo - spiega il tecnico -, con buone doti e grande velocità».
  Giocare vicino a Pepe  è stato particolare: «Le mie caratteristiche sono molto simili alle sue - spiega Ceria -, infatti spesso lo osservo. Quest’anno giocherò in un ruolo un po’ diverso, visto che non sono mai stato schierato in un tridente. In Nazionale Under 20 vengo impiegato come esterno e devo curare di più la fase difensiva. Mi sto ancora adattando». Poi commenta la partita: «Ho dovuto stringere i denti perché dopo pochi minuti ha accusato un problema muscolare - indica una vistosa fasciatura al polpaccio -. Di certo non possiamo essere soddisfatti. Siamo la Juve, dobbiamo fare meglio in tutto».
Matteo Lusiani

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