L’Angelico sogna 30’. Poi si sveglia

L’Angelico sogna 30’. Poi si sveglia
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AGROPOLI  - Rammarico, quanto rammarico. E’ questo il sentimento che attanaglia l’Angelico Biella dopo la sconfitta di Agropoli (79-68), la seconda consecutiva in trasferta. Ma questa volta, a differenza di Ferentino, l’occasione per vincere è stata davvero ghiotta. 

In più momenti. Perché svariate volte, nel corso dei quaranta minuti, la squadra di coach Carrea avrebbe potuto azzannare la preda. Ma niente. Sia nel primo sia nel secondo tempo si è inchinata alla voglia di un Agropoli che non ha mai mollato, spinta poi nel finale dagli ex di turno.

 Eppure in avvio di partita Saunders fa la voce grossa per Biella. Pronti via ed il volto nuovo dell’Angelico mette in crisi la difesa di Agropoli. Suoi sono sette dei primi nove punti che regalano il +5. Poi due falli commessi nella propria metà campo lo costringono alla panchina. 

Prima, però, tocca a Di Prampero rubare la scena al collega avversario con due triple dall’angolo sinistro che valgono il controsorpasso dopo 8’ minuti. Ma il time-out chiamato da Carrea rimette le cose a posto. Biella ferisce a più riprese la difesa a uomo dei padroni di casa: De Vico e Svoboda non sbagliano dal perimetro, mentre Ferguson chiude in penetrazione il break di 0-8. Ma la partita non ha ancora un vero padrone, si gioca spesso a strappi. 

E infatti, nonostante il gioco non sia esaltante, le emozioni non mancano. Come quelle che regala De Paoli nei primi due minuti del secondo quarto. Sue le due triple che ridanno la parità ad Agropoli (22-22). Ma non basta ai salernitani, perché dall’altra parte risponde con gli stessi identici colpi Ferguson che ammutolisce il Pala Di Concilio. Come accaduto già in precedenza, neanche questa volta però Biella riesce a scappare via. Neppure quando in avvio di ripresa la squadra di casa sembra soffrire la rapidità offensiva dei piemontesi. Infante inizia a fare la voce grossa a “casa sua”, Saunders rimette i panni indossati nei primi minuti di gara. 

E’ il momento, o almeno così sembra. Agropoli si conferma squadra sbarazzina che non ha paura di nessuno, soprattutto quando Tavernari prende per mano la squadra. Dopo aver sonnecchiato per venticinque minuti, così come l’altro ex Santolamazza, inizia a sfruttare il suo bagaglio tecnico. Prima un canestro dal perimetro, dopo la schiacciata in contropiede (55-51 ad 1’ dalla fine). Il tutto con Roderick, premiato prima della gara come miglior giocatore del mese di gennaio, seduto in panchina al fianco di coach Paternoster. 

Un film che Agropoli manda in scena anche in avvio di ultima frazione. Questa volta al brasiliano si aggiunge anche Santolamazza, due triple per il primo ed una per il secondo (62-57 al 32’). 

Ed è qui che finisce la partita. Biella perde lucidità ed in attacco smette di produrre, undici i punti messi a segno in otto minuti. Quelli che la condannano ad una sconfitta che pesa e non poco, una sconfitta che ora va assolutamente dimenticata contro Roma domenica al Forum.

Enrico Vitolo

AGROPOLI  - Rammarico, quanto rammarico. E’ questo il sentimento che attanaglia l’Angelico Biella dopo la sconfitta di Agropoli (79-68), la seconda consecutiva in trasferta. Ma questa volta, a differenza di Ferentino, l’occasione per vincere è stata davvero ghiotta. 

In più momenti. Perché svariate volte, nel corso dei quaranta minuti, la squadra di coach Carrea avrebbe potuto azzannare la preda. Ma niente. Sia nel primo sia nel secondo tempo si è inchinata alla voglia di un Agropoli che non ha mai mollato, spinta poi nel finale dagli ex di turno.

 Eppure in avvio di partita Saunders fa la voce grossa per Biella. Pronti via ed il volto nuovo dell’Angelico mette in crisi la difesa di Agropoli. Suoi sono sette dei primi nove punti che regalano il +5. Poi due falli commessi nella propria metà campo lo costringono alla panchina. 

Prima, però, tocca a Di Prampero rubare la scena al collega avversario con due triple dall’angolo sinistro che valgono il controsorpasso dopo 8’ minuti. Ma il time-out chiamato da Carrea rimette le cose a posto. Biella ferisce a più riprese la difesa a uomo dei padroni di casa: De Vico e Svoboda non sbagliano dal perimetro, mentre Ferguson chiude in penetrazione il break di 0-8. Ma la partita non ha ancora un vero padrone, si gioca spesso a strappi. 

E infatti, nonostante il gioco non sia esaltante, le emozioni non mancano. Come quelle che regala De Paoli nei primi due minuti del secondo quarto. Sue le due triple che ridanno la parità ad Agropoli (22-22). Ma non basta ai salernitani, perché dall’altra parte risponde con gli stessi identici colpi Ferguson che ammutolisce il Pala Di Concilio. Come accaduto già in precedenza, neanche questa volta però Biella riesce a scappare via. Neppure quando in avvio di ripresa la squadra di casa sembra soffrire la rapidità offensiva dei piemontesi. Infante inizia a fare la voce grossa a “casa sua”, Saunders rimette i panni indossati nei primi minuti di gara. 

E’ il momento, o almeno così sembra. Agropoli si conferma squadra sbarazzina che non ha paura di nessuno, soprattutto quando Tavernari prende per mano la squadra. Dopo aver sonnecchiato per venticinque minuti, così come l’altro ex Santolamazza, inizia a sfruttare il suo bagaglio tecnico. Prima un canestro dal perimetro, dopo la schiacciata in contropiede (55-51 ad 1’ dalla fine). Il tutto con Roderick, premiato prima della gara come miglior giocatore del mese di gennaio, seduto in panchina al fianco di coach Paternoster. 

Un film che Agropoli manda in scena anche in avvio di ultima frazione. Questa volta al brasiliano si aggiunge anche Santolamazza, due triple per il primo ed una per il secondo (62-57 al 32’). 

Ed è qui che finisce la partita. Biella perde lucidità ed in attacco smette di produrre, undici i punti messi a segno in otto minuti. Quelli che la condannano ad una sconfitta che pesa e non poco, una sconfitta che ora va assolutamente dimenticata contro Roma domenica al Forum.

Enrico Vitolo

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