Gazzelle olimpiche, parla il tecnico Bello

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Elena Romagnolo, finalista nei 5mila metri ed Nadia Ejjafini, in finale nei 10mila metri e semifinalista nei 5.000, sono arrivate ai Giochi di  Londra anche grazie all’aiuto del tecnico Andrea Bello che ha partecipato alla trasferta londinese al seguito delle sue atlete.

«Arrivare ad un’Olimpiade sia per chi partecipa - spiega il tecnico candelese -, sia per chi contribuisce, è, a livello sportivo, la realizzazione e il coronamento di sogno. Sono molto soddisfatto anche a livello personale, con il solo rammarico di Nadia, che purtroppo è arrivata a Londra in non perfette condizioni fisiche.  Se Nadia fosse stata bene, avrebbe potuto fare molto di più, però è stata comunque brava ad ottenere il massimo dalla sua attuale condizione».

Il risultato di Romagnolo quanto vale?
 «Elena è stata bravissima, meglio di così non poteva fare. Le semifinali erano di altissimo livello e per superarle ha migliorato il suo record personale di 7 secondi. Poi per essere competitivi o avere delle possibilità in una finale olimpica bisogna partire da una base diversa, avere un personale inferiore ai 15 minuti, in quel caso diventa anche più agevole il recupero di energie tra la batteria e la finale».
 
Elena potrà scendere sotto i 15’?
«Dovrà essere l’ambizione e la prospettiva per il prossimo anno. Poi deve migliorare il personale sui 10.000 dove può raggiungere un tempo vicino ai 31’30”- 31’40”, prestazione che vale già adesso con un’adeguata preparazione».

Il futuro di Nadia?
«La maratona diventerà il suo obbiettivo primario».

Possono venire a mancare le motivazioni dopo le Olimpiadi?
«Le motivazioni non dipendono dalla fine di una manifestazione, ma dalla consapevolezza di cosa si può ancora raggiungere. Questo per loro è stato un grosso passo in avanti, ma Nadia ed Elena non hanno vinto una medaglia quindi possono e devono ancora avere fame».
 
Parere di tecnico, il momento più alto dell’Olimpiade?
«Sicuramente il successo negli 800 metri maschili di Rudisha con il record del mondo».
Roberto Lanza

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