Dopo una pausa di due settimane, successiva alla prima vittoria stagionale, in Coppa Italia contro Accademia Ivan Francescato, è tempo di nuovo di campionato Serie A Elite per il Biella Rugby, che domenica alle 15, alla Cittadella del Rugby di Via Salvo d’Acquisto, giocherà contro il Mogliano Veneto, sfida valida per la quinta giornata.
I gialloverdi di coach Alberto Benettin, che hanno lavorato al meglio nel preparare il match, sono alla ricerca di una svolta in campionato che li vede all’ultimo posto, ma con la possibilità di competere per una storica salvezza. Le dirette rivali Lyons Piacenza e Rugby Colorno, avranno match difficili, rispettivamente contro Petrarca e Viadana, e per Biella può essere una grande opportunità, in caso di vittoria, per guadagnare punti fondamentali. Gli avversari del Mogliano hanno 7 punti, mentre Biella 5. In casa gialloverde ci si aspetta che le tribune saranno gremite di tifosi, come sempre, pronti a dare una spinta in più.
Le parole di coach Alberto Benettin
A tracciare la rotta della vigilia è l’head coach Alberto Benettin, che presenta così la partita: “Finalmente torna il Campionato! Affrontiamo Mogliano, una squadra forte che non ha finora raccolto i risultati che merita. È una squadra alla nostra portata e giochiamo in casa; queste due considerazioni, insieme, dovrebbero aiutare la squadra a consolidare la consapevolezza delle proprie capacità e della crescita, lenta ma costante, che il collettivo sta dimostrando di settimana in settimana. Una sfida stimolante, ma dobbiamo scendere in campo con la consapevolezza che, se vogliamo provare a battere i nostri avversari, dovremo dare il massimo”.
Parole che non lascian spazio a grandi interpretazioni: serviranno concentrazione, disciplina e la capacità di mantenere alto il ritmo per tutti gli ottanta minuti. Biella sa di avere un’occasione importante davanti al proprio pubblico: difendere la Cittadella, misurarsi con un avversario alla portata ma di grande spessore, e tornare a muovere la classifica con ambizione e solidità.
Foto: Antonio Mantovan