Benzina finita, Angelico ko anche a Siena

Benzina finita, Angelico ko anche a Siena
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SIENA - Sembrava poter essere la volta buona per violare il parquet di Siena, ma l’Angelico si scioglie completamente nel quarto periodo e incassa la. Il ko arriva ai supplementari, quando la spia della riserva di una squadra priva anche dell’infortunato Wheatle, e con la sospetta frattura del setto nasale per De Vico, lampeggiava completamente. Per sapere se arriverà il titolo d’inverno occorrerà dunque aspettare il 26 gennaio, quando finalmente si completerà il girone d’andata con il recupero della sfida fra Treviglio e Legnano. Quello però è un particolare secondario rispetto ai dubbi emersi dopo una sfida del genere: non basta un Hall da 19 punti e 17 rimbalzi, un discreto Tessitori (15 punti), quando l’altra star, Ferguson, cicca completamente la serata.

Fatta eccezione per un paio di perle, la prova del numero 3 è stata la chiave negativa della terza sconfitta consecutiva, arrivata sul campo di una Mens Sana Siena che arrivava alla sfida sulla scia di sei sconfitte in fila.

Siena parte cercando di attaccare il canestro, conscia delle enormi difficoltà che trova nell’attaccare la difesa schierata, mentre Biella cerca di alimentare soprattutto il suo centro, Tessitori, anche per sfruttare una delle tare dell’omologo avversario, Myers, spesso afflitto da problemi di falli. La battaglia si concretizza sotto le plance, con Hall che si fa valere per la sua arma preferita, il rimbalzo d’attacco, con quattro punti consecutivi che uniti a due liberi di De Vico danno a Biella il +4 (15-11) a un minuto scarso dalla fine del primo periodo. La Mens Sana è più Myers che Harrell, almeno all’inizio, ma il terzo fallo del big man statunitense, arrivato dopo appena tredici minuti di gioco, lo costringe alla sosta prolungata in panchina.

La capolista, pur con Ferguson a sedere, non può non approfittare del palese sbandamento offensivo dei disorientati padroni di casa: una rubata di Pollone, cinque punti di De Vico e l’ennesima prodezza di Hall confezionano il +9 (34-25 al 18’), un margine di buona sicurezza presto ritoccato nel +10 suggellato dai liberi di Ferguson con cui si va al riposo. La Mens Sana esce con un altro piglio dall’intervallo: nonostante un buon break di Tessitori, autore di sei dei primi otto punti ospiti, una tripla di Tavernari, quattro punti di un fin lì anonimo Saccaggi, due canestri del potente Myers valgono il rientro fino al -4 (41-45) del 25’. Un’altra bomba del battezzatissimo Flamini vale il -1, poi finalmente Ferguson si ricorda di come è fatto il canestro avversario e interrompe la strisca casalinga. Ma l’atmosfera è cambiata: Siena è rientrata in partita, Harrell inizia a trovare la via del canestro, il pubblico prova ad essere un fattore, mentre Biella ha perso la fluidità che l’aveva fatta piombare quasi con nonchalance alla doppia cifra di vantaggio.

La prima tripla di Ferguson rintuzza un altro -1 locale, ma la sensazione è che si vada punto a punto fino alla sirena. Una sensazione corroborata dal parziale in avvio di quarto periodo: si resta sullo 0-0, manco si fosse su un campo da calcio invece che sul parquet, per tre minuti filati. Quando Tavernari spezza l’insolita parità la replica biellese, firmata da Ferguson e Hall, vale il nuovo +7 ospite (62-55). Non è la fuga giusta perché un antisportivo, che ci può stare, di Hall regala quattro punti in un possesso a Myers, poi un altro antisportivo, molto più discutibile, sanzionato a Ferguson permette a Siena di rientrare fino al -2 che diventa parità a 44” dal termine quando Myers in contropiede segna il canestro del 64-64. Ferguson perde palla, Siena non sfrutta l’ultimo possesso, si va all’overtime. Nella proroga Myers è il padrone assoluto, segnando otto dei dieci punti della propria squadra.

Stefano Salvadori

SIENA - Sembrava poter essere la volta buona per violare il parquet di Siena, ma l’Angelico si scioglie completamente nel quarto periodo e incassa la. Il ko arriva ai supplementari, quando la spia della riserva di una squadra priva anche dell’infortunato Wheatle, e con la sospetta frattura del setto nasale per De Vico, lampeggiava completamente. Per sapere se arriverà il titolo d’inverno occorrerà dunque aspettare il 26 gennaio, quando finalmente si completerà il girone d’andata con il recupero della sfida fra Treviglio e Legnano. Quello però è un particolare secondario rispetto ai dubbi emersi dopo una sfida del genere: non basta un Hall da 19 punti e 17 rimbalzi, un discreto Tessitori (15 punti), quando l’altra star, Ferguson, cicca completamente la serata.

Fatta eccezione per un paio di perle, la prova del numero 3 è stata la chiave negativa della terza sconfitta consecutiva, arrivata sul campo di una Mens Sana Siena che arrivava alla sfida sulla scia di sei sconfitte in fila.

Siena parte cercando di attaccare il canestro, conscia delle enormi difficoltà che trova nell’attaccare la difesa schierata, mentre Biella cerca di alimentare soprattutto il suo centro, Tessitori, anche per sfruttare una delle tare dell’omologo avversario, Myers, spesso afflitto da problemi di falli. La battaglia si concretizza sotto le plance, con Hall che si fa valere per la sua arma preferita, il rimbalzo d’attacco, con quattro punti consecutivi che uniti a due liberi di De Vico danno a Biella il +4 (15-11) a un minuto scarso dalla fine del primo periodo. La Mens Sana è più Myers che Harrell, almeno all’inizio, ma il terzo fallo del big man statunitense, arrivato dopo appena tredici minuti di gioco, lo costringe alla sosta prolungata in panchina.

La capolista, pur con Ferguson a sedere, non può non approfittare del palese sbandamento offensivo dei disorientati padroni di casa: una rubata di Pollone, cinque punti di De Vico e l’ennesima prodezza di Hall confezionano il +9 (34-25 al 18’), un margine di buona sicurezza presto ritoccato nel +10 suggellato dai liberi di Ferguson con cui si va al riposo. La Mens Sana esce con un altro piglio dall’intervallo: nonostante un buon break di Tessitori, autore di sei dei primi otto punti ospiti, una tripla di Tavernari, quattro punti di un fin lì anonimo Saccaggi, due canestri del potente Myers valgono il rientro fino al -4 (41-45) del 25’. Un’altra bomba del battezzatissimo Flamini vale il -1, poi finalmente Ferguson si ricorda di come è fatto il canestro avversario e interrompe la strisca casalinga. Ma l’atmosfera è cambiata: Siena è rientrata in partita, Harrell inizia a trovare la via del canestro, il pubblico prova ad essere un fattore, mentre Biella ha perso la fluidità che l’aveva fatta piombare quasi con nonchalance alla doppia cifra di vantaggio.

La prima tripla di Ferguson rintuzza un altro -1 locale, ma la sensazione è che si vada punto a punto fino alla sirena. Una sensazione corroborata dal parziale in avvio di quarto periodo: si resta sullo 0-0, manco si fosse su un campo da calcio invece che sul parquet, per tre minuti filati. Quando Tavernari spezza l’insolita parità la replica biellese, firmata da Ferguson e Hall, vale il nuovo +7 ospite (62-55). Non è la fuga giusta perché un antisportivo, che ci può stare, di Hall regala quattro punti in un possesso a Myers, poi un altro antisportivo, molto più discutibile, sanzionato a Ferguson permette a Siena di rientrare fino al -2 che diventa parità a 44” dal termine quando Myers in contropiede segna il canestro del 64-64. Ferguson perde palla, Siena non sfrutta l’ultimo possesso, si va all’overtime. Nella proroga Myers è il padrone assoluto, segnando otto dei dieci punti della propria squadra.

Stefano Salvadori

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