Basket, quest'Angelico fa sognare
Vincere in trasferta, al supplementare, col 34% dal campo e dopo aver subito tre parziali di 9-0: non è la trama del prossimo Mission Impossible, ma la sintesi di Agropoli-Angelico. Nei panni del protagonista Ethan Hunt c’è Jazzmarr Ferguson, mvp dell’impresa di ieri con 36 punti. Ha trascinato Biella alla vittoria per 81-77, affiancato da un Mike Hall monumentale che chiude con 21 punti e 13 rimbalzi.
Un film d’azione vero e proprio, quello andato in scena al PalaCilento di Torchiara. L’Angelico inizia bena e va sul +6, ma questa volta l’ingresso dalla panchina di Udom e Wheatle non dà impulso alla partita dei rossoblu. Anzi, Tessitori crea più problemi di Udom in area pitturata, mentre Wheatle è molto più in difficoltà di De Vico contro Donell Taylor, ex Serie A con Venezia e Reggio Emilia. Così nasce il primo parziale di 9-0 di Agropoli, ne arriverà un altro cinque minuti dopo (che sarà ricucito da Tessitori). Il terzo 9-0 dei padroni di casa apre il terzo periodo, ma questa volta Biella risponde per le rime: 10-0. Eppure la partita resta nelle mani di Agropoli.
Il finale ad effetto. L’Angelico è sotto di 5 e mancano 70”. Agropoli si mangia il vantaggio tirando 3/6 negli ultimi tre giri in lunetta, mentre Biella si scatena con la bomba di Hall dall’angolo a 7” dalla fine e con il canestro di Wheatle sulla sirena che trasforma in due punti un errore di Ferguson. Il supplementare è una sfida di isolamenti fra Taylor e Ferguson. La vince Jazz, segna 8 dei 12 punti biellesi: tripla, canestro da due dopo tre extrapossessi (emblematico) e bomba con step back che mette la pietra tombale alla partita.
Dietro le quinte. La squadra di caoch Alessandro Finelli è riuscita a togliere ritmo all’Angelico giocando con grande aggressività, anticipando le uscite e spingendo gli esterni ad attaccare un’area che si apriva e si richiudeva inghiottendo le penetrazioni. Senza il gioco di squadra (solo 4 assist in 45’ ieri), Biella è stata costretta ad affidarsi al talento dei suoi americani. E Jazz e Mike hanno risposto con 57 punti. Il resto della squadra non è comunque rimasto a guardare. Se Biella ha vinto pur tirando con 34% dal campo (contro il 41.5% di Agropoli) lo deve al dominio a rimbalzo (54-37), soprattutto in attacco (17-5), che le ha concesso di tirare molto di più degli avversari. Nei ringraziamenti dei titoli di coda non possono mancare i nomi di Tessitori (8 punti + 9 rimbalzi), De Vico (6+6 e un plus/minus di +18), Udom, Venuto e Pollone (4 rimbalzi a testa). Non fatevi ingannare dai punti segnati, anche ieri la vittoria è di squadra.
Matteo Lusiani
Leggi di più sull'Eco di Biella di lunedì 7 novembre 2016
Vincere in trasferta, al supplementare, col 34% dal campo e dopo aver subito tre parziali di 9-0: non è la trama del prossimo Mission Impossible, ma la sintesi di Agropoli-Angelico. Nei panni del protagonista Ethan Hunt c’è Jazzmarr Ferguson, mvp dell’impresa di ieri con 36 punti. Ha trascinato Biella alla vittoria per 81-77, affiancato da un Mike Hall monumentale che chiude con 21 punti e 13 rimbalzi.
Un film d’azione vero e proprio, quello andato in scena al PalaCilento di Torchiara. L’Angelico inizia bena e va sul +6, ma questa volta l’ingresso dalla panchina di Udom e Wheatle non dà impulso alla partita dei rossoblu. Anzi, Tessitori crea più problemi di Udom in area pitturata, mentre Wheatle è molto più in difficoltà di De Vico contro Donell Taylor, ex Serie A con Venezia e Reggio Emilia. Così nasce il primo parziale di 9-0 di Agropoli, ne arriverà un altro cinque minuti dopo (che sarà ricucito da Tessitori). Il terzo 9-0 dei padroni di casa apre il terzo periodo, ma questa volta Biella risponde per le rime: 10-0. Eppure la partita resta nelle mani di Agropoli.
Il finale ad effetto. L’Angelico è sotto di 5 e mancano 70”. Agropoli si mangia il vantaggio tirando 3/6 negli ultimi tre giri in lunetta, mentre Biella si scatena con la bomba di Hall dall’angolo a 7” dalla fine e con il canestro di Wheatle sulla sirena che trasforma in due punti un errore di Ferguson. Il supplementare è una sfida di isolamenti fra Taylor e Ferguson. La vince Jazz, segna 8 dei 12 punti biellesi: tripla, canestro da due dopo tre extrapossessi (emblematico) e bomba con step back che mette la pietra tombale alla partita.
Dietro le quinte. La squadra di caoch Alessandro Finelli è riuscita a togliere ritmo all’Angelico giocando con grande aggressività, anticipando le uscite e spingendo gli esterni ad attaccare un’area che si apriva e si richiudeva inghiottendo le penetrazioni. Senza il gioco di squadra (solo 4 assist in 45’ ieri), Biella è stata costretta ad affidarsi al talento dei suoi americani. E Jazz e Mike hanno risposto con 57 punti. Il resto della squadra non è comunque rimasto a guardare. Se Biella ha vinto pur tirando con 34% dal campo (contro il 41.5% di Agropoli) lo deve al dominio a rimbalzo (54-37), soprattutto in attacco (17-5), che le ha concesso di tirare molto di più degli avversari. Nei ringraziamenti dei titoli di coda non possono mancare i nomi di Tessitori (8 punti + 9 rimbalzi), De Vico (6+6 e un plus/minus di +18), Udom, Venuto e Pollone (4 rimbalzi a testa). Non fatevi ingannare dai punti segnati, anche ieri la vittoria è di squadra.
Matteo Lusiani
Leggi di più sull'Eco di Biella di lunedì 7 novembre 2016