Basket, l'Angelico è la regina dell'Ovest

Basket, l'Angelico è la regina dell'Ovest
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Missione compiuta. L’Angelico espugna Rieti e si prende il primo posto matematico del girone Ovest con due turni d’anticipo. Per concludere la regular season perfetta, però, manca ancora una vittoria. Quella di sabato sera al Forum contro Siena, che significherebbe chiudere imbattuti in casa e diventare la testa di serie numero uno nel tabellone playoff che partirà a fine aprile.

La partita del PalaSojourner è stata tutt’altro che una passeggiata. Rieti si sta giocando le ultime chance di conquistare i playoff (che dopo questa sconfitta restano possibili, ma improbabili). E lo ha dimostrato con una partenza lanciata (15-5 dopo 8’). Se la Npc può rammaricarsi di qualcosa, è proprio di non aver capitalizzato al massimo l’avvio molle dell’Angelico. 
Rieti aveva fatto tutto bene, togliendo spazio ai due americani e obbligando Biella a cercare con insistenza la palla dentro per un Tessitori poco energico, che ha litigato col ferro per tutta la partita (2/9 in 15’). L’Angelico non capiva  come attaccare, ma nemmeno in difesa le cose andavano meglio visto che la Npc puniva costantemente i raddoppi trovando l’uomo libero e  andava a trovare sempre l’uomo migliore. Purtroppo per i reatini un primo quarto con 4/7 da due e 4/8 da tre è buono, ma non è abbastanza. Con l’ingresso di Udom, Pollone e Wheatle Biella trova l’energia che era mancata nelle prime battute e la gara cambia faccia.

La svolta. L’ingresso della panchina rossoblu (che ieri è valsa ben 28 punti) è decisivo. Udom segna sette punti nel primo quarto ricucendo il -10, Pollone stampa due bombe in avvio di secondo e firma il pareggio a quota 20, poi altri sette di Udom per restare in partita. Si va al riposo in parità, con i due italiani entrati in corsa migliori marcatori e soli sette punti in due per Hall e Ferguson. 
Ma gli americani si svegliano a inizio secondo tempo e a questo punto  c’è più nulla da fare per gli avversari. Rieti ci prova, la sveglia non suona solo per gli stranieri rossoblu: Pepper mette dieci punti in una manciata di minuti e riporta la Npc a una lunghezza (47-48). E chi risponde? L’ultimo del terzetto entrato dalla panchina, Wheatle, con una tripla su assist di Ferguson (che poi ne mette una anche lui e chiude un quarto da 13 punti e due assist).
Si arriva così all’epilogo con Biella che gestisce un piccolo margine e ha il vento a favore. Rieti prova tre volte a invertire l’inerzia: con lo slalom di Pepper (53-58), ma risponde Hall da tre; con la tripla di Della Rosa (59-62), ma risponde Hall da tre; e con la schiacciata in contropiede di Sims (61-65), ma risponde Hall da tre. Mike Hall: il solito dominio psicologico sulla gara che mette i brividi. Uno, due, forse tre gradini sopra tutti gli altri.

E adesso? La sfida a distanza con il girone Est e il record da conquistare sono preziosi come l’oro per non staccare la spina. Coach Carrea lo predica già da qualche settimana: vietato abbassare la tensione. E dimostra così di imparare in fretta: l’anno scorso ha avuto forse una sola colpa, di aver concesso alla squadra di rilassarsi  dopo aver conquistato la salvezza matematica. Quest’anno non vuole correre lo stesso rischio. Gas aperto, fino alla fine.
Matteo Lusiani 

Leggi di più sull'Eco di Biella di lunedì 10 aprile 2017 

Missione compiuta. L’Angelico espugna Rieti e si prende il primo posto matematico del girone Ovest con due turni d’anticipo. Per concludere la regular season perfetta, però, manca ancora una vittoria. Quella di sabato sera al Forum contro Siena, che significherebbe chiudere imbattuti in casa e diventare la testa di serie numero uno nel tabellone playoff che partirà a fine aprile.

La partita del PalaSojourner è stata tutt’altro che una passeggiata. Rieti si sta giocando le ultime chance di conquistare i playoff (che dopo questa sconfitta restano possibili, ma improbabili). E lo ha dimostrato con una partenza lanciata (15-5 dopo 8’). Se la Npc può rammaricarsi di qualcosa, è proprio di non aver capitalizzato al massimo l’avvio molle dell’Angelico. 
Rieti aveva fatto tutto bene, togliendo spazio ai due americani e obbligando Biella a cercare con insistenza la palla dentro per un Tessitori poco energico, che ha litigato col ferro per tutta la partita (2/9 in 15’). L’Angelico non capiva  come attaccare, ma nemmeno in difesa le cose andavano meglio visto che la Npc puniva costantemente i raddoppi trovando l’uomo libero e  andava a trovare sempre l’uomo migliore. Purtroppo per i reatini un primo quarto con 4/7 da due e 4/8 da tre è buono, ma non è abbastanza. Con l’ingresso di Udom, Pollone e Wheatle Biella trova l’energia che era mancata nelle prime battute e la gara cambia faccia.

La svolta. L’ingresso della panchina rossoblu (che ieri è valsa ben 28 punti) è decisivo. Udom segna sette punti nel primo quarto ricucendo il -10, Pollone stampa due bombe in avvio di secondo e firma il pareggio a quota 20, poi altri sette di Udom per restare in partita. Si va al riposo in parità, con i due italiani entrati in corsa migliori marcatori e soli sette punti in due per Hall e Ferguson. 
Ma gli americani si svegliano a inizio secondo tempo e a questo punto  c’è più nulla da fare per gli avversari. Rieti ci prova, la sveglia non suona solo per gli stranieri rossoblu: Pepper mette dieci punti in una manciata di minuti e riporta la Npc a una lunghezza (47-48). E chi risponde? L’ultimo del terzetto entrato dalla panchina, Wheatle, con una tripla su assist di Ferguson (che poi ne mette una anche lui e chiude un quarto da 13 punti e due assist).
Si arriva così all’epilogo con Biella che gestisce un piccolo margine e ha il vento a favore. Rieti prova tre volte a invertire l’inerzia: con lo slalom di Pepper (53-58), ma risponde Hall da tre; con la tripla di Della Rosa (59-62), ma risponde Hall da tre; e con la schiacciata in contropiede di Sims (61-65), ma risponde Hall da tre. Mike Hall: il solito dominio psicologico sulla gara che mette i brividi. Uno, due, forse tre gradini sopra tutti gli altri.

E adesso? La sfida a distanza con il girone Est e il record da conquistare sono preziosi come l’oro per non staccare la spina. Coach Carrea lo predica già da qualche settimana: vietato abbassare la tensione. E dimostra così di imparare in fretta: l’anno scorso ha avuto forse una sola colpa, di aver concesso alla squadra di rilassarsi  dopo aver conquistato la salvezza matematica. Quest’anno non vuole correre lo stesso rischio. Gas aperto, fino alla fine.
Matteo Lusiani 

Leggi di più sull'Eco di Biella di lunedì 10 aprile 2017 

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