Basket, arriva il lungo Albano Chiarastella

Basket, arriva il lungo Albano Chiarastella
Pubblicato:
Aggiornato:

BIELLA - Non è tutto nuvoloso il cielo sopra Biella. Se il reparto esterni dell'Angelico è ancora un rompicapo, il gm Marco Sambugaro ha completato la costruzione di un reparto lunghi molto interessante e senza giocare il jolly dell'americano. Ieri è arrivato l'annuncio di Albano Chiarastella, ex capitano di Agrigento con cui ha giocato sei stagioni, dalla Dnb a gara 5 della finale playoff di A2, persa contro Torino nel 2015.

Chi è Chiarastella. Italo-argentino di Bahia Bianca, a sud-ovest di Buenos Aires, Chiarastella è sbarcato in Italia nel 2005, a 20 anni. Inizia la sua carriera italiana in C2 e comincia la lenta risalita delle categorie con Bernalda, Potenza, Massafra (qui segna 13.2 punti a gara con 6.7 rimbalzi e percentuali del 66% da due e del 32% da tre) fino alla chiamata di Agrigento. I numeri raccontano poco di lui: ha chiuso l'ultima stagione con 6.8 punti e 4.4 rimbalzi, con percentuali del 63.4% da due, del 25.9 da tre (e la zavorra del 50% ai liberi, il suo tallone d'Achille). Tuttavia il suo impatto sulla squadra di coach Ciani è stato enorme fin dal primo momento, un vero e proprio leader silenzioso capace di aiutare e far giocare meglio i compagni.

Come giocherà il reparto lunghi? Lo strapotere fisico dell'anno scorso che aveva portato coach Carrea ad annunciare già in estate che la squadra era costruita per dominare a rimbalzo è ormai un ricordo. Eppure non è da sottovalutare questo reparto tutto italiano costruito attorno a Tessitori, con Chiarastella da quattro, Sgobba primo cambio e Rattalino pronto a ritagliarsi minuti e stupire. Innanzitutto l'ex agrigentino porta solidità in difesa, dove può cambiare su tutti i ruoli adattandosi ad avversari più grossi e più piccoli, ma anche temperamento: «È un leader emotivo, un argentino: con il suo temperamento saprà dare quell'impronta di energia in più alla nostra stagione», ha dichiarato Michele Carrea. In attacco può rendere più fluido il gioco: «È un giocatore di letture - spiega il vice allenatore Francesco Viola -, bravo senza palla a trovare gli spazi giusti e a sfruttare i vantaggi». Giocatore completamente diverso da Giampaolo Ricci, a lungo inseguito dall'Angelico: «Lui era molto più attaccante, ma non molto solido in difesa», commenta Viola. Sgobba è un cambio atletico, alla Udom, mentre Rattalino può aprire il campo nei minuti che si ritaglierà da cinque. 

Gli esterni? Ferguson si prenderà altri giorni per valutare eventuali nuove offerte, mentre Venuto ha annunciato su Facebook il suo addio facendo così sfumare il piano A (Venuto, Ferguson e ala piccola straniera), mentre il piano B (Imbrò e due esterni stranieri) era sfumato poche ore prima con la firma di Imbrò per Treviso. Ora Biella rischia di ritrovarsi con tutti e tre i ruoli da coprire, ma non è il caso di mettersi le mani nei capelli: Sambugaro ha ancora i due jolly stranieri in mano e alla fine saranno loro a spostare le sorti del mercato. 
Matteo Lusiani

BIELLA - Non è tutto nuvoloso il cielo sopra Biella. Se il reparto esterni dell'Angelico è ancora un rompicapo, il gm Marco Sambugaro ha completato la costruzione di un reparto lunghi molto interessante e senza giocare il jolly dell'americano. Ieri è arrivato l'annuncio di Albano Chiarastella, ex capitano di Agrigento con cui ha giocato sei stagioni, dalla Dnb a gara 5 della finale playoff di A2, persa contro Torino nel 2015.

Chi è Chiarastella. Italo-argentino di Bahia Bianca, a sud-ovest di Buenos Aires, Chiarastella è sbarcato in Italia nel 2005, a 20 anni. Inizia la sua carriera italiana in C2 e comincia la lenta risalita delle categorie con Bernalda, Potenza, Massafra (qui segna 13.2 punti a gara con 6.7 rimbalzi e percentuali del 66% da due e del 32% da tre) fino alla chiamata di Agrigento. I numeri raccontano poco di lui: ha chiuso l'ultima stagione con 6.8 punti e 4.4 rimbalzi, con percentuali del 63.4% da due, del 25.9 da tre (e la zavorra del 50% ai liberi, il suo tallone d'Achille). Tuttavia il suo impatto sulla squadra di coach Ciani è stato enorme fin dal primo momento, un vero e proprio leader silenzioso capace di aiutare e far giocare meglio i compagni.

Come giocherà il reparto lunghi? Lo strapotere fisico dell'anno scorso che aveva portato coach Carrea ad annunciare già in estate che la squadra era costruita per dominare a rimbalzo è ormai un ricordo. Eppure non è da sottovalutare questo reparto tutto italiano costruito attorno a Tessitori, con Chiarastella da quattro, Sgobba primo cambio e Rattalino pronto a ritagliarsi minuti e stupire. Innanzitutto l'ex agrigentino porta solidità in difesa, dove può cambiare su tutti i ruoli adattandosi ad avversari più grossi e più piccoli, ma anche temperamento: «È un leader emotivo, un argentino: con il suo temperamento saprà dare quell'impronta di energia in più alla nostra stagione», ha dichiarato Michele Carrea. In attacco può rendere più fluido il gioco: «È un giocatore di letture - spiega il vice allenatore Francesco Viola -, bravo senza palla a trovare gli spazi giusti e a sfruttare i vantaggi». Giocatore completamente diverso da Giampaolo Ricci, a lungo inseguito dall'Angelico: «Lui era molto più attaccante, ma non molto solido in difesa», commenta Viola. Sgobba è un cambio atletico, alla Udom, mentre Rattalino può aprire il campo nei minuti che si ritaglierà da cinque. 

Gli esterni? Ferguson si prenderà altri giorni per valutare eventuali nuove offerte, mentre Venuto ha annunciato su Facebook il suo addio facendo così sfumare il piano A (Venuto, Ferguson e ala piccola straniera), mentre il piano B (Imbrò e due esterni stranieri) era sfumato poche ore prima con la firma di Imbrò per Treviso. Ora Biella rischia di ritrovarsi con tutti e tre i ruoli da coprire, ma non è il caso di mettersi le mani nei capelli: Sambugaro ha ancora i due jolly stranieri in mano e alla fine saranno loro a spostare le sorti del mercato. 
Matteo Lusiani

Seguici sui nostri canali