AGRIGENTO - Un’altra beffa in stile Siena si stava manifestando come uno spettro davanti all’Angelico, prima dominatrice dell’incontro e poi, senza energie, rimontata nel finale da Agrigento. Questa volta pero? l’epilogo e? stato diverso. Sull'83-81, con 2'' e 9 decimi a cronometro, Venuto serve Ferguson dalla rimessa, davanti alla panchina di casa, Jazzmarr scivola, ma si tiene in piedi, inquadra il canestro, scocca la freccia e regala una tripla incredibile che vale il 2-0 negli scontri diretti contro i siciliani, i quali interrompono a sette la striscia di vittorie consecutive. Merito di un’Angelico che per trenta minuti, nel pieno delle forze e? stata clamorosa. Il quintetto di coach Carrea e? il solito: Venuto, Ferguson, De Vico con maschera protettiva griffata dal suo hashtag “Immortali”, Hall e Tessitori. Di fronte, Agrigento si presenta con Piazza, Buford, Evangelisti, De Laurentiis e Bell-Holter. Il primo quarto vede subito un’aggressiva Biella che riesce a creare un margine che mette la partita nei binari giusti, il protagonista risponde al nome di Jazz Ferguson, autentica bocca di fuoco nei primissimi minuti. In questa prima fase la mano calda biellese condiziona le disattenzioni difensive di Buford, Ciani interviene subito accoppiando il piu? attento Piazza al giocatore americano, riuscendo temporaneamente a limitarlo. Tuttavia, l’Angelico che gia? controlla i rimbalzi, mette l’intensita? giusta per confondere le idee offensive dei padroni di casa che sono quasi sempre costretti a delle forzature, ne consegue un allungo ulteriore di Biella. Agrigento riesce ad entrare in partita grazie al buon ingresso in campo di Bucci, ottimo anche l’impatto di De Laurentiis, il primo quarto si conclude sul 18-25. Secondo quarto che inizia sulla falsa riga del primo, con Biella totalmente padrona del campo su un parquet insidioso, sia per la qualita? della squadra che lo occupa giornalmente, sia per le continue scivolate di tutti i giocatori in campo a causa della forte umidita? all’interno del palazzo, dovuta ad un fortissimo temporale. L’ex applaudito Udom entra in campo e gioca benissimo vicino e lontano dal ferro, correndo il campo e difendendo, da applausi l’alley-oop confezionato grazie all’assistenza del solito Ferguson. Sempre nel secondo quarto inizia lo show di Hall, giocatore in continua crescita dopo l’infortunio grave dello scorso campionato, soprattutto dal punto di vista della leadership e con ribaltamenti continui che mettono in ritmo i compagni oltre ai continui extrapossessi regalati, confezionati e trasformati in punti che mandano Biella sul 51-38 al 20’. Anche nel terzo quarto la musica non sembra essere cambiata, Biella continua ad infierire sulle disattenzioni dei siciliani, in particolar Bell-Holter, totalmente fuori fisicamente e mentalmente dalla gara. Timida reazione di Agrigento che decide di affidarsi al quintetto tutto italiano, confidando in una reazione d’orgoglio. La reazione arriva grazie a Bucci e Ferraro che, improvvisamente, diventano simboli di una rimonta che ha il sapore d’impresa. Difese ottime, intensita? e buoni attacchi mandano Agrigento ad una sola cifra di svantaggio con Biella stanca, che sembra ipnotizzata dalla veemenza difensiva degli avversari e di un infuocato Palamoncada. I time out di Car- rea servono poco a creare una scossa, Agrigento aggancia e sorpassa l’Angelico con un incredibile parziale. Il canestro del sorpasso dell’83-81 (la partita termina 83-84) e? messo a segno da Buford, che dopo tre quarti opachi, in linea con i suoi compagni, ha deciso di svegliarsi, in ritardo. Gli ultimi secondi di partita sono vietati ai deboli di cuore.
Salvatore Trifiro?
Leggi di più sull'Eco di Biella di lunedì 23 gennaio 2017
AGRIGENTO - Un’altra beffa in stile Siena si stava manifestando come uno spettro davanti all’Angelico, prima dominatrice dell’incontro e poi, senza energie, rimontata nel finale da Agrigento. Questa volta pero? l’epilogo e? stato diverso. Sull'83-81, con 2'' e 9 decimi a cronometro, Venuto serve Ferguson dalla rimessa, davanti alla panchina di casa, Jazzmarr scivola, ma si tiene in piedi, inquadra il canestro, scocca la freccia e regala una tripla incredibile che vale il 2-0 negli scontri diretti contro i siciliani, i quali interrompono a sette la striscia di vittorie consecutive. Merito di un’Angelico che per trenta minuti, nel pieno delle forze e? stata clamorosa. Il quintetto di coach Carrea e? il solito: Venuto, Ferguson, De Vico con maschera protettiva griffata dal suo hashtag “Immortali”, Hall e Tessitori. Di fronte, Agrigento si presenta con Piazza, Buford, Evangelisti, De Laurentiis e Bell-Holter. Il primo quarto vede subito un’aggressiva Biella che riesce a creare un margine che mette la partita nei binari giusti, il protagonista risponde al nome di Jazz Ferguson, autentica bocca di fuoco nei primissimi minuti. In questa prima fase la mano calda biellese condiziona le disattenzioni difensive di Buford, Ciani interviene subito accoppiando il piu? attento Piazza al giocatore americano, riuscendo temporaneamente a limitarlo. Tuttavia, l’Angelico che gia? controlla i rimbalzi, mette l’intensita? giusta per confondere le idee offensive dei padroni di casa che sono quasi sempre costretti a delle forzature, ne consegue un allungo ulteriore di Biella. Agrigento riesce ad entrare in partita grazie al buon ingresso in campo di Bucci, ottimo anche l’impatto di De Laurentiis, il primo quarto si conclude sul 18-25. Secondo quarto che inizia sulla falsa riga del primo, con Biella totalmente padrona del campo su un parquet insidioso, sia per la qualita? della squadra che lo occupa giornalmente, sia per le continue scivolate di tutti i giocatori in campo a causa della forte umidita? all’interno del palazzo, dovuta ad un fortissimo temporale. L’ex applaudito Udom entra in campo e gioca benissimo vicino e lontano dal ferro, correndo il campo e difendendo, da applausi l’alley-oop confezionato grazie all’assistenza del solito Ferguson. Sempre nel secondo quarto inizia lo show di Hall, giocatore in continua crescita dopo l’infortunio grave dello scorso campionato, soprattutto dal punto di vista della leadership e con ribaltamenti continui che mettono in ritmo i compagni oltre ai continui extrapossessi regalati, confezionati e trasformati in punti che mandano Biella sul 51-38 al 20’. Anche nel terzo quarto la musica non sembra essere cambiata, Biella continua ad infierire sulle disattenzioni dei siciliani, in particolar Bell-Holter, totalmente fuori fisicamente e mentalmente dalla gara. Timida reazione di Agrigento che decide di affidarsi al quintetto tutto italiano, confidando in una reazione d’orgoglio. La reazione arriva grazie a Bucci e Ferraro che, improvvisamente, diventano simboli di una rimonta che ha il sapore d’impresa. Difese ottime, intensita? e buoni attacchi mandano Agrigento ad una sola cifra di svantaggio con Biella stanca, che sembra ipnotizzata dalla veemenza difensiva degli avversari e di un infuocato Palamoncada. I time out di Car- rea servono poco a creare una scossa, Agrigento aggancia e sorpassa l’Angelico con un incredibile parziale. Il canestro del sorpasso dell’83-81 (la partita termina 83-84) e? messo a segno da Buford, che dopo tre quarti opachi, in linea con i suoi compagni, ha deciso di svegliarsi, in ritardo. Gli ultimi secondi di partita sono vietati ai deboli di cuore.
Salvatore Trifiro?
Leggi di più sull'Eco di Biella di lunedì 23 gennaio 2017