Badovini torna a volare

Badovini torna a volare
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Un anno fa, a Sepang, in Superbike, Ayrton Badovini cadde in prova e dovette rinunciare al gran premio. Fu l’inizio di una parabola discendente che portò all’annullamento del team BMW Motorrad Italia e a un inverno di promesse non mantenuto. Ma dopo ogni caduta ci si rialza. Anche a 29 anni. Anche se dopo cinque stagioni di Superbike sempre oltre i 100 punti si è costretti a ripartire dalla Supersport, la sorella minore. Il pilota biellese, approdato al Team Lorini per sostituire l’infortunato Glenn Scott, al terzo tentativo ha portato la sua Honda CBR600RR sul primo gradino del podio.

Badovini scattava dal sesto posto in griglia di partenza, ma l’asfalto bagnato lasciava ben sperare per un mago come Ayrton. Pian piano i piloti di classifica hanno perso terreno di fronte all’italiano e all’idolo di casa, il malese Zulfahmi Khairuddin su Kawasaki. I due arrivano a giocarsi la vittoria all’ultima curva, con Badovini che taglia il traguardo per primo per soli 50 millesimi. La gioia di Ayrton è tutta nell’esultanza liberatoria con la quale ha spazzato via un inverno di promesse non mantenute dai team di Superbike.

Subito dopo la gara, ci ha raccontato: «Sono davvero contento per questa giornata. Era cominciata male,  avevo un buon setup sull’asciutto e quando ha iniziato a piovere mi sono preoccupato. Ma poi è venuto tutto naturale. Il feeling, la mentalità... Sono contentissimo».

Matteo Lusiani

Leggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 16 maggio 2016

 

Un anno fa, a Sepang, in Superbike, Ayrton Badovini cadde in prova e dovette rinunciare al gran premio. Fu l’inizio di una parabola discendente che portò all’annullamento del team BMW Motorrad Italia e a un inverno di promesse non mantenuto. Ma dopo ogni caduta ci si rialza. Anche a 29 anni. Anche se dopo cinque stagioni di Superbike sempre oltre i 100 punti si è costretti a ripartire dalla Supersport, la sorella minore. Il pilota biellese, approdato al Team Lorini per sostituire l’infortunato Glenn Scott, al terzo tentativo ha portato la sua Honda CBR600RR sul primo gradino del podio.

Badovini scattava dal sesto posto in griglia di partenza, ma l’asfalto bagnato lasciava ben sperare per un mago come Ayrton. Pian piano i piloti di classifica hanno perso terreno di fronte all’italiano e all’idolo di casa, il malese Zulfahmi Khairuddin su Kawasaki. I due arrivano a giocarsi la vittoria all’ultima curva, con Badovini che taglia il traguardo per primo per soli 50 millesimi. La gioia di Ayrton è tutta nell’esultanza liberatoria con la quale ha spazzato via un inverno di promesse non mantenute dai team di Superbike.

Subito dopo la gara, ci ha raccontato: «Sono davvero contento per questa giornata. Era cominciata male,  avevo un buon setup sull’asciutto e quando ha iniziato a piovere mi sono preoccupato. Ma poi è venuto tutto naturale. Il feeling, la mentalità... Sono contentissimo».

Matteo Lusiani

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