Atletica, Romagnolo si regala il tempo per i Giochi di Londra

Atletica, Romagnolo si regala  <br> il tempo per i Giochi di Londra
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Usain Bolt ed Elena Romagnolo si sono sfiorati giovedì sera nella pista dello stadio Olimpico di Roma. L’esile triverese aveva appena finito di correre i 5.000 in 13ª posizione dietro alle gazzelle africane con il tempo di 15’19”78 (il minimo olimpico è di 15’20”) regalandosi la sua seconda partecipazione all’Olimpiade dopo Pechino 2008.

 Il gigante giamaicano stava per stregare i 60.000 spettatori accorsi per il Golden Gala (tappa italiana della Golden League), dove poi avrebbe fermato il crono dei 100 metri su di un fantastico 9”76 battendo ancora una volta il rivale Powell. Tranquilla e riservata Elena, esuberante ed estroverso  Usain, il volto gentile dell’atletica azzurra a confronto con la faccia tosta dell’uomo più veloce del mondo, personalità differenti e obbiettivi comuni nel cercare di raggiungere i propri limiti, ma alla fine la stessa felicità sotto il nome della grande atletica mondiale.

«Correre all'Olimpico di Roma è già un sogno.... In più riuscire a fare il minimo olimpico mi travolge in fortissime emozioni... Grazie a tutti di cuore», così ha scritto Elena sul suo profilo di Facebook dove ha ricevuto centinaia di complimenti da amici, sostenitori e colleghi.
Le emozioni in effetti devono essere state tante, anche perché l’atmosfera nello stadio romano era quelle delle grandi occasioni, con le gare di alto livello e i campioni che si succedevano sulla pista.
I 5.000 femminili, che vedevano al via una sfilza di campionesse mondiali e olimpiche, sono stati ampiamente all’altezza delle aspettative risultando la miglior gara stagionale con otto atlete sotto i quindici minuti.
 Il successo, dopo un ultimo giro velocissimo con di sprint finale spalla a spalla, è andato alla due volte campionessa mondiale di Daeugu Vivian Cheruiyot (al mondiale stagionale in 14'35"62), che si è lasciata alle spalle la campionessa olimpica Meseret Defar (14'35"65). 
La gara di Elena è stata molto intelligente, riuscendo, senza pacemakers, a correre alla perfezione il piano stabilito in partenza:  «Aver fatto il minimo è un'ottima cosa che mi dà tranquillità – ha detto Elena -. Esserci poi riuscita alla mia seconda partecipazione al Golden Gala, con una cornice di pubblico così è stato incredibile! Vado in Coppa Europa con la gioia nel cuore. I 5000 sono la mia gara, ma se uscisse anche il minimo europeo sui 10000 non sarebbe male. A Bilbao poi si corre in maglia azzurra e c'è la vittoria dello scorso anno da difendere».

Obiettivo Europei. Particolarmente soddisfatto l’allenatore Andrea Bello: «Siamo contenti, Elena si è allenata tanto e se lo merita, ma fare il minimo olimpico in una gara come questa è stato tutt’altro che semplice. Elena e Silvia (Weissteiner, ndr)  si sono aiutate dandosi regolarmente il cambio e sono state premiate. Gli allenamenti dicevano che valeva il tempo ma realizzarlo in gara poi è un altra cosa, soprattutto farselo da sola calcolando i tempi di passaggio. Olimpiadi? L’obbiettivo di Elena restano gli Europei, poi dopo vedremo, facciamo un passo alla volta. E speriamo abbia recuperato per i 10.000 di domani».
 
Spagna. Elena infatti non ha avuto molto tempo per festeggiare la qualificazione olimpica che porta il contingente biellese per Londra a 2 (Enrico Pozzo nella ginnastica è già qualificato da tempo), perché ieri è ripartita per la Spagna dove domani a Bilbao, vestirà la maglia azzurra nella Coppa Europa dei 10.000 su pista, manifestazione di cui l'Italia è campione uscente.
Con Romagnolo ci sarà in squadra anche Nadia Ejjafini, quinta e migliore delle italiane nell'edizione 2011, che a sua volta tenterà la caccia al minimo olimpico dei 10 chilometri.
Roberto Lanza

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