Angelico schiacciasassi, ecco la 14ª vittoria
Scafati arrivava a questo incontro da penultima dopo due vittorie consecutive, ma le condizioni non erano le migliori. Ieri si è presentata senza Andre Dobbins (che non ha recuperato dalla distorsione patita nella gara precedente) e due settimane fa aveva perso il suo miglior giocatore, l’israeliano Yuval Naimy, tornato a casa per problemi famigliari. Il suo sostituto Charles Barton si era dimostrato un buon giocatore d’ordine all’esordio, ma ieri ha mostrato grandi problemi nella gestione dei possessi sotto pressione. Lo stesso Darryl Jackson, pericolo numero uno e reduce da una prestazione da 31 punti, ieri è stato ben limitato (come sempre accade all’osservato speciale della difesa rossoblu). Alla fine il giocatore che ha preso più tiri è Lupusor e questo la dice lunga delle difficoltà della Givova a mandare al tiro i suoi uomini più pericolosi.
I meriti dell’Angelico, però, non sono pochi. Innanzitutto l’approccio alla partita, che è sempre l’aspetto più delicato quando si gioca da favoriti. Poi l’energia: Biella parte da subito con un’aggressività altissima e quando si accorge di poter creare gravi problemi allungando la difesa non si lascia scappare l’opportunità di azzannare alla gola la partita. Nel solo primo tempo segna 21 punti da palla persa, rubandone ben cinque al malcapitato Barton.
In attacco Biella ha scelto di cercare con continuità la palla dentro per Tessitori, che si è mangiato Fantoni. La difesa di Scafati non sapeva più dove sbattere la testa, se lasciava a Tex l’uno contro uno nel pitturato subiva i due punti, se chiudeva l’area concedeva spazio sull’arco a Venuto e De Vico e ne subiva tre. Alla fine ha rinunciato perfino a scegliere come perdere la partita e ha permesso a Biella di fare ciò che ha voluto. Il secondo tempo è poco più di un allenamento davanti a oltre 3400 spettatori.
Conquistata la quattordicesima vittoria casalinga e mantenuti i quattro punti su Tortona (e su Virtus Bologna e Treviso nell’altro girone), l’attenzione si sposta sempre più verso i playoff. Proprio Scafati ha molto da insegnare, come ricorda coach Giovanni Perdichizzi in conferenza stampa: «Biella ha tutte le carte in regola per fare bene, ma i playoff sono una storia a parte. Noi abbiamo pagato dazio l’anno scorso, Verona due anni fa (entrambe avevano dominato la stagione regolare ma non avevano conquistato la promozione, ndr). Di certo sarà dura per chiunque vincere al Forum, perché sopportare e reagire all’energia che produce l’Angelico in casa è davvero difficile».
Leggi di più sull'Eco di Biella di lunedì 3 aprile 2017
Scafati arrivava a questo incontro da penultima dopo due vittorie consecutive, ma le condizioni non erano le migliori. Ieri si è presentata senza Andre Dobbins (che non ha recuperato dalla distorsione patita nella gara precedente) e due settimane fa aveva perso il suo miglior giocatore, l’israeliano Yuval Naimy, tornato a casa per problemi famigliari. Il suo sostituto Charles Barton si era dimostrato un buon giocatore d’ordine all’esordio, ma ieri ha mostrato grandi problemi nella gestione dei possessi sotto pressione. Lo stesso Darryl Jackson, pericolo numero uno e reduce da una prestazione da 31 punti, ieri è stato ben limitato (come sempre accade all’osservato speciale della difesa rossoblu). Alla fine il giocatore che ha preso più tiri è Lupusor e questo la dice lunga delle difficoltà della Givova a mandare al tiro i suoi uomini più pericolosi.
I meriti dell’Angelico, però, non sono pochi. Innanzitutto l’approccio alla partita, che è sempre l’aspetto più delicato quando si gioca da favoriti. Poi l’energia: Biella parte da subito con un’aggressività altissima e quando si accorge di poter creare gravi problemi allungando la difesa non si lascia scappare l’opportunità di azzannare alla gola la partita. Nel solo primo tempo segna 21 punti da palla persa, rubandone ben cinque al malcapitato Barton.
In attacco Biella ha scelto di cercare con continuità la palla dentro per Tessitori, che si è mangiato Fantoni. La difesa di Scafati non sapeva più dove sbattere la testa, se lasciava a Tex l’uno contro uno nel pitturato subiva i due punti, se chiudeva l’area concedeva spazio sull’arco a Venuto e De Vico e ne subiva tre. Alla fine ha rinunciato perfino a scegliere come perdere la partita e ha permesso a Biella di fare ciò che ha voluto. Il secondo tempo è poco più di un allenamento davanti a oltre 3400 spettatori.
Conquistata la quattordicesima vittoria casalinga e mantenuti i quattro punti su Tortona (e su Virtus Bologna e Treviso nell’altro girone), l’attenzione si sposta sempre più verso i playoff. Proprio Scafati ha molto da insegnare, come ricorda coach Giovanni Perdichizzi in conferenza stampa: «Biella ha tutte le carte in regola per fare bene, ma i playoff sono una storia a parte. Noi abbiamo pagato dazio l’anno scorso, Verona due anni fa (entrambe avevano dominato la stagione regolare ma non avevano conquistato la promozione, ndr). Di certo sarà dura per chiunque vincere al Forum, perché sopportare e reagire all’energia che produce l’Angelico in casa è davvero difficile».
Leggi di più sull'Eco di Biella di lunedì 3 aprile 2017