Angelico, le rivali fanno spese pazze

Angelico, le rivali fanno spese pazze
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BIELLA - Nemmeno fossimo agli sgoccioli del basket mercato estivo, in attesa dei colpi a sensazione delle big di A2: Stefano Gentile da Reggio Emilia alla Virtus Bologna, Daniele Cavaliero da Varese a Trieste, l’ex Biella in A (2007-2008) Daniele Cinciarini da Caserta alla Fortitudo Bologna, mentre Treviso è a caccia grossa di un lungo.
In queste ore, in attesa delle ufficialità, si sta assistendo ad una corsa al riarmo cestistico senza precedenti, con i Club di A2 che pescano rinforzi dell’ultimo minuto in A (il che dice tutto sullo sfasamento tra LBA e LNP) per attrezzarsi in vista di un playoff che sarà, di fatto, un altro campionato, dove le 16 migliori squadre di A2 si contenderanno l’unico posto promozione disponibile.
Questi playoff dal blasone davvero importante, dovrebbero forse essere il campionato vero, ma arrivarci in tempi accettabili sembra utopistico. Troppi gli orticelli da ridimensionare per riuscirci: impossibile in Italia.

Serena. Nel mentre, l’Angelico che dall’alto si tiene stretta il vantaggio del campo che avrebbe anche se in finale affrontasse la regina dell’Est Treviso, resta a guardare il mercato di riparazione delle grandi (insicure?), forte del famoso detto da bar sport, veritiero quanto basta: squadra che vince non si cambia.
Ne è fermamente convinto colui che l’Angelico l’ha disegnata a tavolino l’estate scorsa, il general manager Marco Sambugaro: «Ho scelto questi ragazzi in estate perchè credevo in loro e con loro ci giocheremo i playoff con la ferma intenzione di vincerli - racconta l’ex nazionale -. Finora mi sembra che abbiano fatto bene, no? Perchè cambiare equilibri?»
Sambugaro, dica la verità, avesse dell’extra budget disponibile, un rinforzino...?
«E’ un pensiero che non ci è passato nemmeno per la testa e non certo perchè il budget non ce lo permette. Ho fiducia nei ragazzi, ripeto, finora ampiamente ripagata. Giochiamoci questi playoff con serenità, forti anche della grande passione del nostro grande pubblico che sta facendo la corsa al biglietto  e con la stessa voglia di vincere dimostrata nella stagione regolare».
Cavaliero, Gentile, Cinciarini... le rivali non scherzano sul mercato di riparazione... che abbiano paura di Biella?
«Questo non lo so. Rinforzarsi a questo punto del campionato è sempre un grande  rischio da correre, perchè gli equilibri di squadra e spogliatoio sono delicati. Può andare bene e può andare male, un bel terno al lotto. Tuttavia è un’opzione prevista dal regolamento, quindi legittima. Alla fine vedremo chi avrà avuto ragione».
Domenica comincia la serie con Verona. Consiglio ai suoi ragazzi, lei che ha accumulato esperienza da vendere in queste situazioni? Che cosa dirà loro alla vigilia di gara 1?
«Uno solo consiglio: godersi il momento. Lasciarsi condizionare dalla pressione sarebbe un peccato. Ho imparato che in un playoff occorre scendere in campo senza pensare a cosa c’è in palio: si dà il massimo e alla fine si guarda il tabellone. E la fiducia. La fiducia nei compagni: fidarsi l’uno dell’altro. Si vince solo di squadra, come fatto finora. Io, invece, ho grande fiducia nella loro voglia di vincere».
L’avversaria, Verona. Un falso “8” nella griglia di questi playoff. Dura da battere, che ne pensa?
«Penso che la rispettiamo come avversaria, ma non ne abbiamo certo timore. Come noi, hanno molta stazza fisica, poi sono completi nel roster e hanno talento ed esperienza. Un’avversaria tosta, ma penso che noi lo saremo per loro. L’apporto dei nostri tifosi potrà darci una marcia in più in casa. La tensione sale, ma avverto che la squadra si sta allenando in palestra in serenità e con grande voglia, siamo pronti a giocarci tutte le nostre carte».
Gabriele Pinna  

BIELLA - Nemmeno fossimo agli sgoccioli del basket mercato estivo, in attesa dei colpi a sensazione delle big di A2: Stefano Gentile da Reggio Emilia alla Virtus Bologna, Daniele Cavaliero da Varese a Trieste, l’ex Biella in A (2007-2008) Daniele Cinciarini da Caserta alla Fortitudo Bologna, mentre Treviso è a caccia grossa di un lungo.
In queste ore, in attesa delle ufficialità, si sta assistendo ad una corsa al riarmo cestistico senza precedenti, con i Club di A2 che pescano rinforzi dell’ultimo minuto in A (il che dice tutto sullo sfasamento tra LBA e LNP) per attrezzarsi in vista di un playoff che sarà, di fatto, un altro campionato, dove le 16 migliori squadre di A2 si contenderanno l’unico posto promozione disponibile.
Questi playoff dal blasone davvero importante, dovrebbero forse essere il campionato vero, ma arrivarci in tempi accettabili sembra utopistico. Troppi gli orticelli da ridimensionare per riuscirci: impossibile in Italia.

Serena. Nel mentre, l’Angelico che dall’alto si tiene stretta il vantaggio del campo che avrebbe anche se in finale affrontasse la regina dell’Est Treviso, resta a guardare il mercato di riparazione delle grandi (insicure?), forte del famoso detto da bar sport, veritiero quanto basta: squadra che vince non si cambia.
Ne è fermamente convinto colui che l’Angelico l’ha disegnata a tavolino l’estate scorsa, il general manager Marco Sambugaro: «Ho scelto questi ragazzi in estate perchè credevo in loro e con loro ci giocheremo i playoff con la ferma intenzione di vincerli - racconta l’ex nazionale -. Finora mi sembra che abbiano fatto bene, no? Perchè cambiare equilibri?»
Sambugaro, dica la verità, avesse dell’extra budget disponibile, un rinforzino...?
«E’ un pensiero che non ci è passato nemmeno per la testa e non certo perchè il budget non ce lo permette. Ho fiducia nei ragazzi, ripeto, finora ampiamente ripagata. Giochiamoci questi playoff con serenità, forti anche della grande passione del nostro grande pubblico che sta facendo la corsa al biglietto  e con la stessa voglia di vincere dimostrata nella stagione regolare».
Cavaliero, Gentile, Cinciarini... le rivali non scherzano sul mercato di riparazione... che abbiano paura di Biella?
«Questo non lo so. Rinforzarsi a questo punto del campionato è sempre un grande  rischio da correre, perchè gli equilibri di squadra e spogliatoio sono delicati. Può andare bene e può andare male, un bel terno al lotto. Tuttavia è un’opzione prevista dal regolamento, quindi legittima. Alla fine vedremo chi avrà avuto ragione».
Domenica comincia la serie con Verona. Consiglio ai suoi ragazzi, lei che ha accumulato esperienza da vendere in queste situazioni? Che cosa dirà loro alla vigilia di gara 1?
«Uno solo consiglio: godersi il momento. Lasciarsi condizionare dalla pressione sarebbe un peccato. Ho imparato che in un playoff occorre scendere in campo senza pensare a cosa c’è in palio: si dà il massimo e alla fine si guarda il tabellone. E la fiducia. La fiducia nei compagni: fidarsi l’uno dell’altro. Si vince solo di squadra, come fatto finora. Io, invece, ho grande fiducia nella loro voglia di vincere».
L’avversaria, Verona. Un falso “8” nella griglia di questi playoff. Dura da battere, che ne pensa?
«Penso che la rispettiamo come avversaria, ma non ne abbiamo certo timore. Come noi, hanno molta stazza fisica, poi sono completi nel roster e hanno talento ed esperienza. Un’avversaria tosta, ma penso che noi lo saremo per loro. L’apporto dei nostri tifosi potrà darci una marcia in più in casa. La tensione sale, ma avverto che la squadra si sta allenando in palestra in serenità e con grande voglia, siamo pronti a giocarci tutte le nostre carte».
Gabriele Pinna 

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