Angelico Biella, ora la corsa playoff: e si può sognare

Sette meraviglie di... Fila. I ricordi cestistici scorrono all’indietro fino a quella Biella che dominò il campionato di Serie A2 nel 2001, con un record imbattuto in campionato di 7 successi consecutivi, per poi aprire una storia lunga vent’anni che domenica, proprio nella stagione in cui nessuno se lo sarebbe mai aspettato ha visto festeggiare il primo meritato trofeo di Pallacanestro Biella.
Gli eroi del condottiero Corbani hanno riscritto sette di fila, ma questa volta alla serie aperta di 5 in campionato si sono aggiunte le vittorie ufficiali contro Capo d’Orlando e Trento che sono valse l’Adecco Cup di Lnp. E ora? Sognare si può.
La splendida vittoria di Rimini non è certo una sorpresa, perchè premia una squadra che aveva già ampiamente dimostrato di poter battere tutte le rivali in questo campionato.
Se contro Capo d’Orlando è stato uno stellare Voskuil a decidere il match, in finale contro Trento, l’ha vinto la squadra, sempre salda in mano al suo timoniere Corbani, capace di evitare quel tracollo mentale che al quarto fallo di Voskuil, dopo nemmeno 20’ giocati, era la scena scontata che i trecento caldissimi tifosi rossoblu temevano di vedere.
Invece no. Niente di simile, anzi.
Il coach ha schiarito le idee confuse di Hollis (l’unico che poteva girare la partita con Voskuil quasi fuori), ha rassicurato tutti, lanciato il suo fedele capitano Raspino, usato quella difesa a zona che poco gli aggrada e ha rimesso in corsa la sua fuoriserie che ogni tanto va fuori giri, non sapendo ancora sfruttare tutti i cavalli che ha nel motore. Trento si è persa di fronte alla caparbietà biellese, in questo caso dote più che positiva da sfruttare.
Playoff. Questo clamoroso successo, fatto di talento e di controllo mentale (e di fortuna che non deve mancare mai) è un avvertimento a tutte le rivali che sono in corsa per l’unico posto a disposizione per salire o risalire al piano di sopra.
Ora che Biella ha rotto il ghiaccio, peraltro in una chiara simulazione playoff, deve solo completare il percorso qualificazione e poi giocarsela, senza avere nulla da perdere: il peso sarà sempre sulle spalle dell’avversaria, viste le pallide premesse dalle quali l’Angelico è partita questa estate. E se poi è l’anno buono, si vedrà. Queste cose non si programmano.
Perchè quando si pianificano, poi non succedono.
Sponsor. Che disdetta: Pallacanestro Biella vince un trofeo e sulla maglia non c’è scritto Angelico.
A Massimo e Alberto forse dispiacerà un pochino, ma per loro è certamente più forte la soddisfazione di aver avvicinato un nuovo amico alla famiglia Pallacanestro Biella. Se quella di Eurotrend è l’anteprima di qualcosa di più concreto lo si vedrà più avanti. Per ora aspettiamo Francesco Montoro ad Oropa, a piedi, per ringraziare, come promesso. Di come il basket a Biella possa valorizzare il marchio di un’azienda è lì da vedere. Un’altra volta...
Gabriele Pinna
Twitter@gabrielepinna