E' tempo di scelte

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(20 mag) La nona stagione in Serie A di Pallacanestro Biella si è chiusa domenica scorsa con la conquista del diritto a disputare la decima. Un traguardo importante, raggiunto tra molte difficoltà e l’impiego di energie che ad un certo punto sembravano ormai svanite. Da lunedì scorso, dunque, tutti liberi, malgrado il contratto preveda un sciogliete le righe meno precipitoso. Meglio dimenticare in fretta quanto sia stato difficile e faticoso. Massimo Chessa e Matteo Soragna sono addirittura ko con due caviglie doloranti che andranno curate con attenzione nei prossimi giorni. La nona stagione in Serie A di Pallacanestro Biella si è chiusa domenica scorsa con la conquista del diritto a disputare la decima. Un traguardo importante, raggiunto tra molte difficoltà e l’impiego di energie che ad un certo punto sembravano ormai svanite. Da lunedì scorso, dunque, tutti liberi, malgrado il contratto preveda un sciogliete le righe meno precipitoso. Meglio dimenticare in fretta quanto sia stato difficile e faticoso. Massimo Chessa e Matteo Soragna sono addirittura ko con due caviglie doloranti che andranno curate con attenzione nei prossimi giorni.
Mentre il campionato consumerà l’ultimo atto dei playoff, in Pallacanestro Biella ci sarà un mese pieno per progettare con calma il futuro.
Si pensa ad una ristrutturazione dell’organigramma societario che inevitabilmente porterà anche ad un riassetto dell’area tecnica.
Dirigenza. Gli scenari ipotizzati sono quelli di una nuova presidenza espressa dalla proprietà che dovrebbe vedere come candidato unico l’attuale vicepresidente e maggiore azionista Antonio Forni, mentre andrebbe ridiscusso il ruolo dell’attuale presidente e amministratore delegato Marco Atripaldi. Per lui ancora una carica amministrativa o più chiaramente tecnica? Ovvio che il passato non si cancelli e che quindi le esperienze acquisite da Atripaldi lo abbiano portato ad incidere anche su alcune scelte di mercato, malgrado l’ingaggio nello staff del general manager Alessandro Giuliani (il cui contratto è già in scadenza).
Nuovo gm che ha peraltro trovato una squadra già bloccata (e non poco) da Joe Smith che ha finito per influenzare tutte le scelte. Non è un segreto nemmeno che coach Luca Bechi, una volta infortunatosi Fred Jones, abbia consigliato più volte l’ingaggio di un playmaker o il taglio dell’infortunato Vanja Plisnic. Differenze di vedute tecniche che si sono trascinate e che difficilmente porteranno al proseguimento della convivenza professionale nell’area tecnica tra Atripaldi e Bechi, pur essendo i rapporti tra i due del tutto cordiali ed ancora spendibili con un ipotetico nuovo ruolo solo amministrativo di Atripaldi.
L’allenatore. Bechi ha ancora un anno di contratto, ma può far leva su una clausola d’uscita. E’ ovvio che in questo momento si stia ripensando il futuro di Pallacanestro Biella e non lo si può certo fare con un allenatore in scadenza. Il coach rossoblu farà le sue valutazioni, probabilmente dopo aver conosciuto il nuovo assetto societario. Tuttavia Bechi valuterà anche altre opzioni che quest’anno non dovrebbero mancare.
La squadra. Non si deve costruire da zero, anzi. I contratti già in essere per il prossimo anno sono quelli di Aradori, Soragna, Garri, Ona Embo, Chessa e del rientrante Raspino. Pare scontato che Aradori sfrutterà la sua clausola di uscita verso una piazza più ambiziosa, assicurando a Biella una discreta buona uscita o, cosa da non escludere, una contropartita tecnica allettante, magari di un altro talento da lanciare. A meno di sorprese e dinamiche di mercato al momento non ipotizzabili, gli altri attori visti in rossoblu quest’anno sono ai saluti, Smith compreso. A seconda del budget a disposizione, si misureranno gli azzardi sul mercato, soprattutto americano, che in ogni caso vedrà nascere una squadra giovane e dalle potenzialità inesplorate. In perfetto stile Pallacanestro Biella.
GABRIELE PINNA

20 maggio 2010

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