Il re dei barman flair studia a Cavaglià
Edoardo Muzzin ha vinto i campionati italiani destinati agli istituti alberghieri
Bellezza, colore, gusto. I suoi cocktail hanno centrato tutte le qualità richieste. Non solo, sono stati preparati con tecnica sopraffina, come vuole la parte scenica necessaria: un gioco di evoluzioni che arricchisce e sorprende chi sta al bancone. Ed è così che Edoardo Muzzin, studente di Borriana che frequenta l’Iis “Gae Aulenti” all’Alberghiero di Cavaglià, si è guadagnato il titolo di migliore barman categoria “Flair” del Belpaese.
Il re dei barman flair studia a Cavaglià
Il titolo è arrivato alla finale dei Campionati italiani Barman (Cib) indetti per gli istituti alberghieri dalla Fib, la Federazione Italiana Barman, al quale la scuola di Cavaglià ha partecipato per la prima volta sulle 27 iscritte, per 120 allievi in gara divisi per tre categorie diverse (flair appunto, classic e “specialmente barman”).
Il suo prof
A seguire Edoardo Muzzin in questa avventura è stato il professore Davide Stanca, che commenta con gioia il risultato ottenuto: «Sono felice che Edoardo si sia fatto conoscere, prima di tutto. Questo è un risultato importante a livello lavorativo, che andrà a impreziosire il suo curriculum. Certo c’è anche la soddisfazione per la nostra scuola, ma il merito è tutto suo. Alla sua passione, all’allenamento costante che ha portato avanti da autodidatta e al suo “mentore”, Pietro Sangiuliano». Insomma, tra cocktail ed evoluzioni, sono state due le “spalle” sulle quali Muzzin ha potuto contare, scuola e mentore appunto: «Ho iniziato proprio per passione circa un anno e mezzo fa - ricorda lui stesso - Durante il mio stage al “Borriana Bay”, il mio titolare Pietro ha cominciato a insegnarmi ciò che pratica da anni. Allora, ho preso ad allenarmi tutti i giorni, dopo la scuola, per almeno un paio d’ora al giorno».
I campionati
Mai si sarebbe aspettato di partecipare e vincere i Campionati italiani: «Essendo bravissimo, abbiamo pensato che il concorso facesse al caso suo», aggiunge il professor Stanca. E così è stato: «Tre mesi fa, quando è partito tutto, mi sentivo insicuro, ma ho accettato. Oggi sono davvero soddisfatto, perché i giudici mi hanno fatto i complimenti per il mio Daiquiri e il mio Cosmopolitan», dice lo studente. Cocktail scelti a sorteggio che hanno messo alla prova Edoardo Muzzin e quanto appreso e affinato a scuola, come al bar del suo paese.
E adesso? Ci sarà la Maturità, per lui che frequenta la quinta dell’indirizzo Sala-Vendita. Il suo futuro sembra segnato proprio dal bancone: «Mi piacerebbe maturare un’esperienza in più locali, in particolare vorrei lavorare in una località di mare. E poi ho un desiderio ancora più grande: entrare nel team eventi di Campari».
Be’, chi ben comincia...
Giovanna Boglietti