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Habilita I Cedri e il progetto Sport Medicine

Habilita I Cedri e il progetto Sport Medicine
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L’intervento realizzato dal Dr. Giacomo Zanon in Habilita I Cedri alla campionessa di ginnastica artistica Vanessa Ferrari nel mese di febbraio ha portato una grande visibilità alla Casa di Cura di Fara Novarese (NO).

L’operazione al tendine d’Achille dell’atleta bresciana (medaglia d’argento alle ultime olimpiadi di Tokyo) rientra nel progetto Sport Medicine, avviato la scorsa estate e di cui il Dr. Zanon è responsabile. Sport Medicine è un progetto rivolto a tutte quelle persone che praticano sport sia a livello professionistico, sia a livello amatoriale, che, dopo un infortunio, vogliono recuperare perfettamente le loro performance. In Habilita I Cedri è possibile sottoporsi ad interventi chirurgici legati a problematiche strettamente connesse all’attività sportiva come, ad esempio, le lesioni ai legamenti crociati, patologie meniscali, patologie tendinee, problematiche alle caviglie. Il presidio piemontese di Habilita è specializzato nella chirurgia ortopedica e ciò ha permesso la perfetta integrazione della Sport Medicine all’interno dell’attività ordinaria dalla clinica.

A partire dal mese di marzo 2022 questo servizio verrà implementato con l’apertura di un ambulatorio specifico per la Sport Medicine. Ciò consentirà ai pazienti di sottoporsi a visite specialistiche direttamente nella Casa di Cura di Fara Novarese e di intraprendere l’eventuale percorso chirurgico nella medesima struttura. «Abbiamo voluto rispondere in modo concreto e qualitativamente molto elevato ad una domanda crescente proveniente da territorio. Attualmente – spiega il Dr. Zanon – sono pochi i centri attrezzati per fornire un servizio come quello che mettiamo a disposizione dei pazienti. Il fulcro dell’attività di Sport Medicine è la Casa di Cura I Cedri di Fara Novarese, ma rle visite specialistiche possono essere effettuate anche in Habilita San Marco a Bergamo e in Habilita Villa Igea ad Acqui Terme».

Il progetto di Sport Medicine è partito subito con numeri importanti: dallo scorso autunno il Dr. Zanon ha effettuato circa 300 interventi chirurgici a pazienti che praticano attività sportiva. Il tutto senza particolari indicazioni anagrafiche: «Quando parliamo di medicina sportiva non esistono limiti di età. Lo sport e gli sportivi non hanno età. L’unico vincolo riguarda i bambini: le visite sono rivolte a un target che spazia dagli adolescenti fino agli over 60».

Siamo ormai alla fine dell’inverno e in questo periodo dell’anno molta gente ha ripreso a fare sport a livello amatoriale all’aria aperta. «Dopo un lungo periodo di astensione dallo sport, soprattutto per quanto riguarda il dilettante che vuole tornare in tempi brevi alla componente ludica dell’attività sportiva – conclude il Dr. Zanon –  c’è un alto rischio di trascurare la preparazione specifica che sostiene il gesto atletico. Il pericolo di infortunarsi in questo periodo è decisamente elevato. Il tempo di stop all’attività provoca una normale riduzione delle performance delle prestazioni sia a livello muscolare che di propriocettività (la capacità di percepire l’equilibrio) e, di conseguenza aumentano le probabilità di un trauma».

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