Cultura: musei egizi da esplorare, da Biella a Giza

Cultura: musei egizi da esplorare, da Biella a Giza
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La cultura dell’Antico Egitto è da sempre tra quelle che più affascinano e incuriosiscono, in parte grazie al mistero che ancora la circonda. Con le sue imponenti piramidi e l’enigmatica sfinge, i preziosi sarcofagi e le impressionanti mummie, rese ancora più inquietanti da una lunga serie di film dell’orrore, la cultura egizia è da tempo parte dell’immaginario collettivo. Non sorprende allora la popolarità dei musei egizi sparsi in tutto il mondo e visitati ogni anno da milioni di persone: scopriamone alcuni.

Museo del Territorio Biellese

Partiamo dalla collezione locale, che si può esplorare proprio in città nella sezione archeologica del Museo del Territorio Biellese. Fiore all’occhiello della raccolta è il sarcofago antropoide in legno, probabilmente appartenuto a una sacerdotessa, posizionato al centro della sala espositiva. È possibile vedere anche la mummia in esso contenuta, avvolta in un telo funerario e risalente al periodo tolemaico.

Tra gli altri oggetti esposti sono presenti amuleti e statuette che rappresentano diverse divinità egizie, statuine mummiformi chiamate ushabti, e reperti che formavano un corredo funebre, come sandali e oggetti da toeletta.

Museo egizio di Torino

Gli appassionati di egittologia non possono perdere, sempre in regione, il famoso Museo egizio di Torino, secondo per importanza e qualità dei reperti soltanto a quello del Cairo. Si tratta del più antico museo egizio al mondo, fondato nel XIX secolo per iniziativa di re Carlo Felice di Savoia. Il primo tra i reperti qui conservati, una tavoletta bronzea chiamata “mensa isiaca” arrivò a Torino già nel XVII secolo. Dopo la ristrutturazione avvenuta nel 2015 il museo ha una superficie raddoppiata di 12mila metri quadri, che ospita quarantamila reperti. Una collezione, insomma, che saprà soddisfare la curiosità di tanti.

Collezione egizia del British Museum

Anche un viaggio a Londra offre un’occasione eccellente per immergersi nella cultura dell’Antico Egitto. L’imponente collezione del British Museum conta ben 100 mila oggetti, tra cui numerosi sarcofagi e mummie. La visita permette anche di osservare la celebre stele di Rosetta, che fu fondamentale per iniziare a interpretare i geroglifici egizi e comprendere più a fondo la cultura dei faraoni. Vale poi la pena di ricordare che l’ingresso al British Museum è gratuito: una ragione in più per dedicare una giornata all’esplorazione dei suoi tesori egizi.

Museo egizio del Cairo

Naturalmente, non c’è luogo migliore per immergersi nella cultura egizia che quello in cui nacque migliaia di anni fa. Quello del Cairo è riconosciuto come il più importante museo di antichità egiziane nel mondo, e vanta una collezione di oltre 130mila oggetti che vanno dall’Antico Egitto all’epoca greco-romana. Il museo fu fondato nel 1902, e ospita reperti di gran pregio come quelli rinvenuti nella tomba di Tutankhamon, tra le poche che non furono saccheggiate dai ladri di tombe.

Chi desideri visitare questo museo dovrà tenere a mente che sarà necessario richiedere un visto Egitto prima di mettersi in viaggio. Si può fare domanda tramite un semplice modulo online, effettuando il pagamento con le carte più diffuse o tramite Paypal. Il visto turistico viene rilasciato di solito dopo dieci giorni lavorativi, è bene quindi chiederlo per tempo così da evitare contrattempi all’ultimo minuto. La validità del documento è di 90 giorni, e permette di rimanere in Egitto per 30 giorni consecutivi.

Grand Egyptian Museum

Pur non essendo ancora completo, il GEM di Giza è una meta che gli appassionati di archeologia egizia già sognano, preparandosi a un viaggio in Egitto indimenticabile in un futuro prossimo. Una volta finito, sarà infatti il più grande e moderno museo egizio al mondo, situato in posizione strategica vicino alle piramidi di Giza. L’apertura è stata rimandata più volte a causa del coronavirus, e al momento la data prevista è novembre 2022. Non rimane quindi che attendere di poter visitare questo gioiello, magari per un viaggio nel 2023.

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