Cosa significa startup innovativa: definizione legale e i 7 requisiti fondamentali

Cosa significa startup innovativa: definizione legale e i 7 requisiti fondamentali
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Negli ultimi anni, le idee di business innovative per startup hanno conquistato un posto centrale nel dibattito economico, giuridico e culturale. Il concetto di startup innovativa si è affermato come simbolo di rinnovamento, attrattività per investitori e leva per la competitività del sistema produttivo. 

Tuttavia, al di là delle mode e degli slogan, esiste una definizione legale precisa che identifica cosa si intenda per startup innovativa, con un insieme di requisiti normativi che occorre rispettare per ottenere tale status e accedere ai numerosi vantaggi previsti. 

In questo articolo si chiarirà cosa significa startup innovativa, partendo dalla sua definizione normativa fino ad analizzare in dettaglio i sette requisiti fondamentali richiesti dalla legge, per poi spiegare come registrarsi correttamente e accedere ai benefici riservati alle imprese qualificate.

La definizione legale di startup innovativa secondo la normativa italiana

La startup innovativa è stata introdotta nell’ordinamento italiano con il Decreto Legge n. 179/2012 (Decreto Crescita 2.0), convertito con modificazioni dalla Legge 221/2012. 

La normativa identifica come startup innovativa una società di capitali, anche in forma cooperativa, costituita da meno di cinque anni, con sede principale in Italia (oppure in un altro Stato UE ma con filiale operativa in Italia), che abbia come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.

 La distinzione con la PMI innovativa è rilevante: mentre le startup sono imprese giovani in fase di avviamento, le PMI innovative possono superare i 5 anni di vita e accedere a una diversa categoria di agevolazioni.

I 7 requisiti fondamentali per qualificarsi come startup innovativa

Oltre alla definizione generale, la legge prevede sette requisiti fondamentali che una società deve rispettare per essere iscritta nella sezione speciale del registro delle imprese dedicata alle startup innovative.

 Tra questi, almeno uno dei tre requisiti legati al contenuto innovativo deve essere obbligatoriamente soddisfatto. I restanti devono essere rispettati cumulativamente.

Requisito 1: Costituzione recente e limiti temporali

Il primo requisito impone che l’impresa sia stata costituita da meno di 5 anni. Questo limite temporale è centrale e, salvo eccezioni (come proroghe legate al periodo pandemico), è considerato rigido. 

Inoltre, il fatturato annuo della startup non deve superare i 5 milioni di euro. Se la società supera questo limite o il quinquennio, perde lo status di startup innovativa e i relativi benefici.

Requisito 2: Sede principale in Italia o in un paese UE con filiale in Italia

La normativa richiede che la società abbia sede legale in Italia o, in alternativa, sede in un altro paese di quella che viene definita Unione Europea, ma con almeno una filiale o unità operativa in Italia. Questo garantisce che l’attività abbia un impatto sull’economia nazionale. Dal punto di vista fiscale, le startup con sede all’estero devono comunque adempiere agli obblighi previsti per le imprese operanti in Italia.

Requisito 3: Divieto di distribuzione degli utili

Le startup innovative non possono distribuire utili, almeno finché mantengono tale status. Il vincolo è pensato per favorire il reinvestimento degli utili nell’attività di ricerca, sviluppo e crescita dell’impresa. 

Tuttavia, i soci possono essere remunerati attraverso strumenti alternativi, come stock option, work for equity o accordi personalizzati che non compromettono lo status innovativo.

Requisito 4: Oggetto sociale esclusivo o prevalente

Per essere qualificata come innovativa, l’azienda deve avere un oggetto sociale che rifletta attività di sviluppo, produzione o commercializzazione di prodotti o servizi ad alto contenuto tecnologico

Esempi conformi includono: "sviluppo di piattaforme di intelligenza artificiale per l’industria medica" o "progettazione di dispositivi IoT per l’agricoltura di precisione". Non sono ammessi oggetti sociali generici o troppo ampi.

Requisito 5: Non risultare da fusione, scissione o cessione

Il requisito punta a garantire l'originalità della startup. L’impresa non deve derivare da operazioni straordinarie come fusioni, scissioni o cessioni di ramo d’azienda. 

Tuttavia, la norma ammette eccezioni in presenza di innovazione comprovata, ad esempio se la cessione riguarda un asset tecnologico non sfruttato in precedenza.

Requisito 6: Alto contenuto tecnologico e innovativo

Almeno uno dei seguenti tre criteri deve essere soddisfatto:

  • Spese in ricerca e sviluppo pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra costo e valore della produzione
  • Almeno un terzo del personale composto da dottori di ricerca o due terzi con laurea magistrale
  • Titolare o depositaria di brevetti o software registrati legati all’attività dell’impresa
    Questi parametri mirano a garantire che l’impresa sia effettivamente portatrice di innovazione tecnologica concreta.

Requisito 7: Non essere quotata su un mercato regolamentato

Una startup innovativa non può essere quotata su un mercato regolamentato, come ad esempio il MTA di Borsa Italiana. Tuttavia, può essere presente su sistemi multilaterali di negoziazione (come Euronext Growth Milan, ex AIM Italia), considerati meno stringenti in termini regolatori.

Come registrarsi nella sezione speciale del registro imprese

Per ottenere ufficialmente lo status di startup innovativa, l’impresa deve presentare domanda di iscrizione presso la sezione speciale del Registro delle Imprese. I passaggi includono:

  • Compilazione del modulo informatico su piattaforma telematica della Camera di Commercio
  • Allegazione di documenti societari, dichiarazioni e autocertificazioni
  • Tempi di registrazione variabili da pochi giorni a qualche settimana
  • Iscrizione gratuita, senza costi di bollo né diritti camerali
    La registrazione è soggetta a verifiche annuali per mantenere lo status e confermare il rispetto dei requisiti.

I vantaggi fiscali e burocratici per le startup innovative

Le startup innovative godono di un ampio ventaglio di agevolazioni, che rappresentano un vantaggio competitivo rilevante:

  • Esenzione da imposte di bollo e diritti camerali per l’iscrizione
  • Riduzione degli oneri di costituzione e gestione
  • Accesso agevolato al Fondo di Garanzia per le PMI
  • Incentivi fiscali per chi investe nel capitale della startup
  • Possibilità di equity crowdfunding
  • Disciplina flessibile dei contratti di lavoro

Facilitazioni per la compensazione delle perdite nei primi anni
Capire cosa significa startup innovativa è essenziale per cogliere appieno le opportunità offerte dalla normativa italiana. Rispettare i requisiti consente non solo l’accesso a benefici concreti, ma anche una maggiore visibilità sul mercato. Investire in innovazione oggi significa gettare solide basi per la crescita di domani.

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