Finanza Sostenibile

Federico Salino, Private Banking BNP Paribas: Biella ha un’opportunità di sviluppo

«Le aziende si rivolgono a noi sempre più attratte da opportunità di sviluppo sostenibile»

Federico Salino, Private Banking BNP Paribas: Biella ha un’opportunità di sviluppo
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Intervista a Federico Salino. Salino, oltre ad essere un professionista apprezzato  nel panorama piemontese del Private Banking, è un amante della montagna e dello sci e Presidente dello Sci club di Salussola.

Il contrasto al cambiamento climatico ed al connesso deterioramento sociale è la più grande sfida degli ultimi 66.000 anni, per utilizzare le parole di Adam McKay, premio Oscar e regista del fortunato «Don’t look up».

«Le aziende private - spiega Federico Salino, Responsabile Centro Private Banking Piemonte BNL BNP Paribas - si trovano di fronte sempre di più ad una società che richiede ad esse di essere l’agente del cambiamento. Queste stesse persone si attendono che le aziende prendano posizione su tematiche ambientali e sociali. Esse fanno scelte di consumo e di investimento dei propri risparmi in base ai valori che le aziende esprimono. Si fa strada un doppio concetto destinato a modificare profondamente l’assetto economico di interi continenti e, oserei dire, del mondo: la elaborazione e la comunicazione di uno scopo aziendale (company purpose o raison d’etre) per guadagnarsi quello che gli anglosassoni chiamano “license to operate”, ed un ripensamento dalle fondamenta di politiche sociali, economiche, energetiche, industriali».

La sostenibilità non è un affare solo da multinazionali e da grandi investitori. Questi attori, che più risentono della pressione del cosiddetto ecosistema degli stakeholders, tutti coloro cioè che, a vario titolo, hanno interesse nella attività (managers, dipendenti, azionisti, investitori, comunità locali, fornitori, clienti, ONG) - contrapposto al puro azionista - immediatamente si rivolgono alla propria catena di fornitori per ripercuotere anche su di loro l’esigenza di poter certificare un percorso virtuoso verso un livello di maggiore sostenibilità, in linea con gli impegni presi dai vari paesi in sede di accordi internazionali.

«Ricordo a tale proposito - continua Federico Salino - che la Comunità Europea ha ufficialmente indicato una riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030. La Provincia di Biella in particolare è culla di settori molto importanti che hanno nella sostenibilità un importante opportunità di sviluppo: basti pensare al tessile ed all’agricoltura, due settori non solo al centro dello sviluppo tecnologico, ma appieno nel concetto di filiera sostenibile. Sono, quindi, necessari investimenti di portata senza precedenti, per sostenere un cambiamento di paradigma industriale. I soli fondi pubblici, peraltro importanti, non saranno sufficienti e la finanza privata sarà centrale nella transizione. Gli investitori, siano essi istituzionali o privati che affidano a noi istituzioni finanziarie i propri risparmi, non si accontentano più di sicurezza e ritorno sul proprio investimento. Essi chiedono anche di sapere quale sia l’impatto dei propri investimenti. Pertanto questo aspetto diventa centrale nella scelta di investimento e nella allocazione delle risorse finanziarie».

Quali strumenti la finanza mette a disposizione per la transizione energetica e non solo?
«Sono innumerevoli, dalla finanza straordinaria (acquisizioni, fusioni, quotazioni, spin-off), alle varie forme di finanziamento sul mercato dei capitali e bancario, da strumenti tradizionali come il factoring declinati a supporto della transizione energetica, a forme più complesse di finanziamenti multilaterali o di compensazione della parte residua di emissioni prosegue Salino. Il Gruppo BNP Paribas a tale proposito ha indicato, ad orizzonte 2025, obiettivi molto importanti: 150 miliardi di euro di finanziamenti direttamente legati ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs), oltre a: 200 miliardi di euro di bonds sostenibili e 300 miliardi di euro di asset sostenibili e responsabili. Cifre rilevanti. La logica quindi non sarà e non deve essere quella di attesa degli incentivi statali, - conclude Federico Salino - che peraltro vi sono (PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - in testa). Essa deve essere di ripensamento strategico del proprio modello di business per adattarlo al nuovo mondo che si sta delineando. La finanza in questo è centrale e può aiutare. Molto».

Scopri di più su Federico Salino

Per saperne di più: l'intervista a Federico Salino, presidente dello Sci Club di Salussola. 

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