La proposta

Un albero per ogni vittima di Covid-19. Il sindaco si oppone ed esplode la polemica

“Iniziativa per mantenere vivo nel tempo il ricordo della pandemia anche quando fortunatamente l'avremo superata”.

Un albero per ogni vittima di Covid-19. Il sindaco si oppone ed esplode la polemica
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Un albero per ogni vittima di Covid-19. Il sindaco si oppone e a Candelo esplode la Polemica.

Un albero per ogni vittima di Covid

“Abbiamo appena presentato - spiegano dalla lista civica Candelo Città Possibile - in Consiglio comunale la mozione per impegnare il sindaco nell'istituzione di un'area in memoria delle vittime di Covid candelesi. Una cosa simbolica: un albero piantumato per ogni vittima candelese, per mantenere vivo nel tempo il ricordo della pandemia anche quando fortunatamente l'avremo superata. E poi l'apposizione di una targa nel luogo che sarebbe stato deputato come idoneo. Due gesti semplici, senza alcuna valenza politica. O polemica. Ma di umana solidarietà nei confronti della propria cittadinanza.

Il 18 marzo di ogni anno sarà la giornata mondiale della memoria delle vittime Covid. Purtroppo il ritardo nella discussione e nella calendarizzazione delle sedute consiliari ha fatto sì che la data passasse senza che se ne potesse discutere. E arriviamo a oggi.

Nel frattempo, un'associazione privata, per quanto encomiabile, ha fatto richiesta per piantumare un ginko biloba nell'area camper per ricordare le vittime Covid e apporre una loro targa in memoria. E il 18 marzo hanno celebrato l'iniziativa a Candelo, alla presenza del sindaco e del parroco.

Ebbene, oggi, alla nostra richiesta, il sindaco ha votato contro la nostra mozione, spiegandoci che ci aveva già pensato l'associazione all'iniziativa e il Comune non riteneva necessario aggiungere altro. E che se avessimo voluto avremmo potuto adeguarci”.

Lo sfogo

E' una vergogna- si sfoga sui social  il consigliere Fabrizio Ceria-. Questa sera (ieri per chi legge) in Consiglio comunale abbiamo presentato una mozione che mai avremmo pensato venisse strumentalizzata e bocciata da sindaco e Giunta. Un gesto meschino. Un atto misero. Ma non contro di noi consiglieri di minoranza, che da due anni siamo abituati all'arroganza amministrativa di chi pensa di sapere tutto e di non avere nulla da ascoltare, o da discutere con costrutto. A quello ci abbiamo fatto il callo da un po'. E ci siamo rassegnati contando in un futuro cambio di marcia. No. Il gesto è irrispettoso nei confronti dei candelesi, perchè per quanto encomiabile, l'iniziativa di un'associazione privata non potrà mai avere la valenza di un gesto istituzionale. Un'associazione non potrà mai sostituire la presenza e il messaggio di un Comune. E' questo il dramma. Il fatto che questo semplice concetto non sia stato nè valutato nè compreso”.

 

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