Tra Coggiola e Pray intesa per la fusione
Le amministrazioni comunali di Coggiola e Pray hanno comunicato di aver raggiunto un'intesa al fine di avviare, nei prossimi giorni, un processo di fusione tra i due Comuni.
Tra Coggiola e Pray intesa per la fusione.
Coggiola e Pray chiamano altri Comuni
Le amministrazioni comunali di Coggiola e Pray hanno comunicato di aver raggiunto un'intesa al fine di avviare, già dai prossimi giorni, un processo di fusione tra i due Comuni. L'accordo è stato comunicato ai sindaci dei Comuni vicini, vale a dire Portula, Crevacuore, Caprile, Curino, Ailoche, Sostegno, Guardabosone e Postua, che sono stati invitati ad aggregarsi al progetto.
Prima il referendum
Ora spetterà ai cittadini di Coggiola e Pray votare, attraverso un referendum come indica la legge, per il sì o il no alla fusione. In caso affermativo, il processo di unione tra le due amministrazioni sarà chiuso entro il 2020.
Le motivazioni
"Riteniamo - spiegano i sindaci Gian Matteo Passuello e Gianluca Foglia Barbisin - che nell'interesse del nostro territorio e della nostra gente oggi i tempi siano maturi per rivedere concretamente l'opportunità di riprogettare un processo di fusione del territorio valsesserino, considerando che la nostra valle ha in atto una forte regressione dal punto di vista demografico, delle opportunità di lavoro e di sviluppo che ci avevano caratterizzato nel passato".
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